Vi siete accorti che il rigore più pesante di Anfield lo ha calciato un 2005?

by Alessandro Lunari

Si chiama Désiré Doué: è uno dei volti nuovi del PSG post-Mbappé. In estate il club di Al-Khelaïfi lo ha acquistato dal Rennes per oltre 50 milioni di euro fra parte fissa e bonus. Lui ha firmato fino al 2029. Un contratto lungo per aprire un ciclo. Ad Anfield ha calciato il rigore decisivo, a 19 anni. Personalità.

Così forte da far cambiare il regolamento interno del Rennes

Doué è solo l’ultimo prodotto del vivaio del Rennes. Per lui il club ha cambiato le proprie regole interne pur di inserirlo nel proprio settore giovanile: fino a quel momento, infatti, la società non tesserava giovani sotto i 9 anni. «Avevamo già l’accordo per suo fratello maggiore, ma non volevamo lasciarcelo scappare», ha rivelato Matthieu Le Scornet, ai tempi suo primo allenatore.

Il classe 2005 ha seguito la scia dei vari Dembélé, Camavinga e Doku: la sua cessione al PSG è la seconda più ricca nella storia del club, dopo quella dell’esterno belga al Man City (60 mln). Désiré non è stato l’unico ‘Doué’ a lasciare il Rennes in estate.

Fino a giugno, infatti, con lui c’era anche suo fratello Guéla. Più grande di due anni, Guéla si è trasferito allo Strasburgo. Ma non è finita qui.

 

Désiré, Guéla e non solo: i Doué nel calcio

Per i Doué il calcio è un affare di famiglia: nel Tolosa, infatti, gioca il cugino Yann Gboho. E soprattutto c’è un’altra incredibile chicca sul perché Désire si chiami così. I suoi genitori (padre ivoriano, mamma francese) hanno scelto questo nome per lui in onore dello zio, Nourmandez Désiré Doué. Farmacista e arbitro di professione: è stato il 1° direttore di gara ivoriano ad arbitrare una partita di Coppa del Mondo. Nel 2014, in Brasile, ne ha dirette due (Cile 3-1 Australia e Francia 0-0 Ecuador) prima di diventare capo del settore arbitrale della CAF.

Désiré ha scelto di vestire la maglia della Francia. Normale per uno nato e cresciuto ad Angers e che ha subito capito di avere un qualcosa di diverso rispetto a tutti gli altri. Da centrocampista box-to-box ad ala sinistra: Doué è cresciuto adattandosi ai vari ruoli assegnatigli senza mai sfigurare. Luis Enrique, poi, quest’anno gli ha cucito addosso il vestito perfetto. Largo a sinistra, libero di rientrare e lasciar partire il suo destro.

L’argento alle Olimpiadi prima di prendersi il PSG

È arrivato al PSG dopo essersi messo in mostra prima col Rennes, poi con la Francia nelle ultime Olimpiadi di Parigi, dove ha conquistato la medaglia d’argento. Appena due anni prima, invece, aveva trionfato con l’U17 nell’Europeo di categoria con due gol e un torneo da titolare al fianco di Tel e Zaire-Emery, oggi suo compagno in prima squadra al PSG.

Col Rennes si era tolto la soddisfazione di esordire in Ligue1 nell’agosto del 2022. A fine mese, nel 3-1 al Brest, aveva già segnato il suo primo gol diventando così il primo 2005 a realizzare una rete nei top 5 campionati europei. A 19 anni ha già più di 110 presenze fra i pro.

L’ultima è stata ieri, ad Anfield. Col pallone più pesante della serata. Nel PSG senza ‘stelle’ di Luis Enrique, Désiré Doué si sta prendendo la scena. D’altronde era stato abituato bene: «Sono cresciuto con due idoli: Neymar e Messi. Mi hanno fatto sognare! Poi ho affrontato Mbappé: è quello che mi ha impressionato di più da avversario».