La nuova minaccia per il dominio del Paris Saint-Germain in Francia potrebbe arrivare proprio… da Parigi. Si tratta del Paris FC (il PFC), club che nel momento in cui scriviamo si trova al 1° posto in Ligue 2 (la serie B francese) e che da poche settimane è stato acquistato dalla famiglia Arnault (proprietaria di LVMH, multinazionale proprietaria di oltre 70 marchi di alta moda nel mondo, con la quale controllano quasi i 2/3 del mercato della moda e del lusso a livello globale, con marchi come Louis Vuitton, Dior, Fendi e Givenchy) e da Red Bull. Pierre Ferracci, presidente dal 2012 che abbiamo intervistato (ci ha anche svelato di essere un tifosissimo dell’Inter da quando era bambino), manterrà il 30% del club fino al 2027.
La famiglia Arnault, nelle trattative, è stata rappresentata da Antoine Arnault, imprenditore francese di 47 anni e uno dei figli di Bernard, miliardario a capo di LVMH, che ad aprile scorso è stato messo da Forbes al 1° posto della classifica degli imprenditori più ricchi al mondo.
Il Paris FC vuole diventare grande
In questa chiacchierata, Ferracci ci ha spiegato tutto sulle ambizioni del club per la prima squadra maschile, la prima squadra femminile e per il centro di formazione per i giovani talenti, un altro asset al centro del progetto. «Vogliamo diventare il Davide che sfida Golia, ossia il PSG», ha detto Ferracci a Cronache. «Ci piace pensare che possiamo diventare l’Atlético Madrid di Parigi. Con quello che costruiremo con Arnault e Red Bull vogliamo andare a insidiare il PSG: ci immaginiamo un derby stupendo. Lo ripeto: ci vorrà tempo per costruire una squadra forte, sono cose che non si fanno dall’oggi al domani, ma la nostra ambizione è questa».
L’idea di prendere un club piccolo per farlo crescere e andare a dare fastidio alle big è qualcosa che è innato in Pierre Ferracci. Un sentimento da outsider che, in parte, ha ereditato dal padre Albert, ex membro del Partito Comunista francese ed ex membro della Resistenza corsa (sua regione di nascita): «A Parigi ero convinto che non si potesse andare avanti solo con una squadra, il PSG. Ho avuto l’opportunità di entrare nel Paris FC. L’idea di prendere un club piccolo (anche se ha avuto i suoi anni di gloria), farlo crescere, fino ad andare a dare noia ai grandi, mantenendo il dna popolare, è una cosa che mi è sempre piaciuta. Il centro di formazione e il settore giovanile è una delle cose a cui tengo di più. Abbiamo anche una squadra femminile che è molto forte, dietro solo a Lione e PSG in Francia, e che gioca la Champions League da tre anni. Anche questo viene dalla mia educazione: le donne devono avere le stesse opportunità anche nel calcio e ci siamo impegnati tanto per rendere tutto ciò reale nel nostro club».
L’arrivo di Arnault e Red Bull nel Paris FC
Da quando Ferracci è diventato il presidente del Paris FC, il club ha sfiorato più volte la promozione in Ligue 1. Quest’anno l’obiettivo è di nuovo vicino (anche se siamo solo nella prima metà di stagione), e l’ingresso in società della ricchissima famiglia Arnault e da Red Bull ha dato un boost ulteriore per le ambizioni di tutto l’ambiente: «Con i miei figli ci siamo detti che quando saremmo stati pronti per la Ligue 1 il club avrebbe avuto bisogno di una proprietà all’altezza per mantenere la squadra nella categoria, e anche per giocare i piani alti. Ho parlato anche con la famiglia Percassi dell’Atalanta. Per noi sono un modello di un club che cresce senza bruciare le tappe, con idee e volontà di diventare sempre più grandi. Vogliamo fare come loro: arrivare in alto, piano piano, senza promettere subito la Luna. Le famiglie Arnault e Red Bull sono una garanzia. Klopp? Mi piace un sacco, sia come allenatore che come persona. Essendo entrato in Red Bull, si occuperà anche di noi. Non vediamo l’ora di incontrarlo per discutere come migliorare il club».
Il Paris FC, un anno fa, si è fatto conoscere in tutta Europa con una mossa popolare che ha raccolto consensi ovunque: rendere l’accesso allo Stade Charléty (lo stadio di casa) gratuito per tutti, per tutta la stagione. Un’iniziativa rinnovata anche per la stagione in corso (2024/2025). Ma cosa potrebbe succedere in caso di promozione in Ligue 1? Ferracci ci spiega: «L’identità del club resterà la stessa», ci ha raccontato Ferracci. «Resteremo un club che terrà sempre le porte aperte alla classe popolare. Quando saremo in Ligue 1, non potremo tenere accesso gratuito per tutti allo stadio, come facciamo da due anni. Ma ci saranno prezzi bassi e accessibili per i nostri tifosi: il calcio, da noi, sarà sempre accessibile per tutti».
Un possibile nuovo derby di Parigi?
Il pensiero di tutti va a una cosa sola: il Derby di Parigi con il Paris Saint-Germain. La possibile nascita di una rivalità in una delle città più belle e iconiche di tutto il mondo. Se dovesse diventare una contesa interna per il dominio sulla Ligue 1 sarebbe ancor più speciale: «Sarebbe una grande cosa per Parigi. Con Nasser Al-Khelaïfi abbiamo buoni rapporti. Vedremo come potrebbe svilupparsi la rivalità quando saremo in Ligue 1, ma sarà una cosa spettacolare». PSG-PFC. Suona anche bene.