Nella conferenza stampa alla vigilia dell’Australia, Lionel Scaloni, il c.t. dell’Argentina, ha parlato dell’affetto che c’è nel Bangladesh per la Nazionale albiceleste. «Quello che trasmette questa maglia è la passione della nostra gente. Da Diego a Messi. Siamo orgogliosi di ciò che abbiamo generato in Bangladesh e gli diciamo grazie».
Negli ultimi giorni ha fatto discutere un video, divenuto virale, girato durante la partita contro il Messico: al momento del gol di Messi, migliaia di studenti dell’università di Dacca, la capitale del paese, sono letteralmente impazziti. Come se fossero a Buenos Aires o a Rosario.
Bangladeshi🇧🇩 Argentina🇦🇷 Football fans celebrating first Goal against Poland.
Location : Dhaka University, Bangladesh 🇧🇩#WorldCup #FIFAWorldCup #FIFAWorldCupQatar2022 #Messi #Argentina #LM10 #FIFA pic.twitter.com/QzcMatVYGJ— The Happy Soul (@Jasim_Ofc) November 30, 2022
La bandiera argentina sventola sui balconi delle case fin dall’inizio del Mondiale e dei maxischermi sono stati installati nelle principali piazze. Un giornalista televisivo ha addirittura condotto il tg indossando una maglia dell’Albiceleste. Ma cosa si cela dietro a tutta questa passione?
Perché in Bangladesh si tifa Argentina?
C’entrano Diego Armando Maradona e il Mondiale del 1986, vinto dall’Argentina trascinata dal Pibe de Oro. La questione evade però dai confini sportivi e si trascina all’interno di quelli politici. Le radici nascono da molto lontano, più precisamente dal XVIII secolo. Una storia che mixa lo sport con la geopolitica, un aspetto da tenere sempre in considerazione quando si parla di Argentina. Accomunata al Bangladesh dall’aver avuto un ‘nemico’ in comune: l’Inghilterra.
Il paese asiatico nutre un forte risentimento verso il Regno Unito. Le cause risalgono all’epoca coloniale, che ha visto il suo culmine nella Battaglia di Plassey del 1757 con la conquista da parte della Compagnia delle Indie orientali della regione del Bengala, e alla “Grande Carestia” del 1943, che uccise oltre tre milioni di persone e che venne – almeno in parte – agevolata dagli inglesi.
It's not Argentina, it's a beautiful country, Bangladesh, billions of Messi fans are watching the football match at Dhaka University.
— Nazmul haque (@Nazmulh71913821) December 1, 2022
Per questo, durante la guerra delle Falkland nel 1982 tra Argentina e Regno Unito, il Bangladesh si schierò dalla parte della prima, che però perse. 4 anni più tardi, in Messico, la doppietta di Maradona all’Inghilterra ebbe il sapore della rivincita fece impazzire di gioia tutto il paese asiatico. Che da lì cominciò ad identificarsi nell’Albiceleste e nei suoi giocatori migliori. Un tempo Maradona, oggi Messi.
Maradona è senza dubbio il giocatore più amato da quelle parti. Una devozione vera e propria, che portò addirittura a delle rivolte popolari quando, al Mondiale del 1994, venne estromesso dal torneo per doping: in Bangladesh scoppiarono delle rivolte popolari e si arrivò addirittura a bruciare l’effigie di Joao Havelange, allora presidente della FIFA.
In Bangladesh lo sport nazionale è il cricket e la nazionale di calcio occupa il 192° posto del ranking FIFA. Questo non ha impedito alla popolazione locale di riversarsi nelle piazze per Argentina-Messico, nonostante il calcio d’inizio fosse alle una di notte: è la dimostrazione del fatto che non esistono limiti per seguire le proprie passioni.