Lo ha confermato il diesse Marotta ieri sera: «Ufficiosamente è un nostro giocatore, l’ufficialità arriverà domani in mattinata. È interamente dell’Inter per 3 stagioni, ci crediamo e pensiamo che possa far parte a pieno titolo di questa rosa».
Sebbene il riscatto fosse stato fissato dalle due società a 15 milioni di euro, il cileno si trasferirà a titolo gratuito in nerazzurro.
E perché il Manchester United ha rinunciato a quella cifra? La risposta è molto semplice, ossia lo stipendio risparmiato dalla cessione di Sanchez. Si parla di 60 milioni lordi di ingaggio risparmiati, non spiccioli, specialmente in tempo di Covid.
L’Inter, invece, garantirà al calciatore un contratto triennale da 7 milioni netti a stagione. I più pagati della rosa, Lukaku ed Eriksen, guadagnano mezzo milione in più all’anno. Una cifra non bassa, quindi, ma sarà lo Stato a venire incontro ai nerazzurri con il Decreto Crescita.
Quindi, se fino a due anni fa per uno stipendio di 7 milioni netti l’Inter avrebbe dovuto sborsarne poco più di 12, grazie alla ‘Legge Beckham italiana’, l’ingaggio di Sanchez costerà ‘solo’ 9 milioni lordi all’anno, con un risparmio finale davvero notevole.
Se cliccate sul link qui sotto, vi spieghiamo come il Decreto Crescita favorisca i trasferimenti dall’estero.
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