Stefano Pioli ha rilasciato le seguenti dichiarazioni a Sky Sport dopo il successo in trasferta contro il Cagliari.
PARTITA – «Pensiamo a dare il massimo ogni partita, la stagione è così. Chiedo ai miei giocatori sempre attenzione, dobbiamo essere tutti pronti, lo siamo stati. Abbiamo fatto una prova di forza, abbiamo vinto meritatamente».
SUL PARAGONE COL MILAN DEL 2011– «Dico grazie ai tifosi per il loro sostegno, la squadra farà di tutto per dare il massimo, dobbiamo continuare a pensare che ogni gara sarà la più importante. Sabato avremo una gara molto importante contro l’Atalanta, poi ad aprile vedremo la classifica».
MANDZUKIC – «Ibra ha detto che ci pensa lui a tenerlo a bada. Sono contento, la società è ambiziosa, vuole che il Milan torni in alto, l’arrivo di Mandzukic va in questa situazione. Visti i tanti impegni e le criticità di questa stagione, c’è bisogno di tanti giocatori. Inoltre dico loro che non è importante la quantità di minuti ma la qualità. Quando la società me l’ha proposto ho detto subito sì, ci ho parlato, è molto motivato, è un vincente».
COPPIA IBRA-MANDZUKIC – «Contano i principi di gioco, abbiamo trovato un equilibrio, giochiamo sempre con due attaccanti, uno centrale e uno a sinistra. Con Mario non ho ancora parlato di tattica. C’è bisogno di tanti giocatori, le partite sono tantissime. È inevitabile che ci saranno cambiamenti, turnover. C’è bisogno di non correre rischi. Abbiamo tirato il collo a parecchi giocatori da settembre a dicembre e ne abbiamo persi diversi per infortunio. Sono contento delle scelte della società, è pronta a farlo ancora se ce ne sarà l’occasione».
CORSA SCUDETTO – «Sette squadre sono fortissime, tutte lotteranno fino alla fine per vincere lo scudetto ed arrivare in Champions. Noi lotteremo per entrare tra le prime quattro, è un percorso che ci deve dare fiducia. Stasera abbiamo vinto lottando, poi la qualità ci ha dato ragione».
INFORTUNIO KJAER – «Non si è fatto male, ha questo fastidio che lo limita un po’, meglio non rischiare altri grattacapi. Più giocatori siamo, di qualità, e più riusciremo a mettere in campo squadre competitive».