LA PARTITA
La Juventus di Antonio Conte ha sempre macinato una cosa in Serie A: vittorie. E anche quella volta, nel 2014 contro la Sampdoria, non fu da meno. Certo, i blucerchiati si dimostrarono a tratti duri a morire. Prima del colpo finale.
La gara inizia e Fernando Llorente addomestica un pallone che Carlos Tevez spara alto da posizione decentrata. Poi il vantaggio bianconero: Paul Pogba aspetta l’inserimento dei compagni, che si tuffano in area. Basta un tocco lieve ad Arturo Vidal per siglare l’1-0. Ci prova anche Kwadwo Asamoah da lontano, palla fuori. Dentro, invece, finisce un colpo di testa di Llorente sugli sviluppi di un calcio d’angolo. E la Juventus raddoppia.
La Sampdoria si scuote, ma non ha fatto i conti con Gianluigi Buffon. Una parata mostruosa la compie poi Angelo Da Costa su Tevez. E la squadra di Conte finisce per farsi male da sola: azione insistita doriana e Andrea Barzagli infila la propria porta anticipando Buffon. Partita riaperta, ma per poco. Vidal si guadagna e realizza un calcio di rigore che riporta a 2 le misure di distanza.
Il secondo tempo si apre con errori ghiotti da entrambe le parti. Al 69’, invece, Manolo Gabbiadini si avventa su un riflesso di Buffon e accorcia nuovamente.
In attesa del Polpo.
IL TABELLINO
Juventus-Sampdoria 4-2
Reti: 18′ e 41′ rig. Vidal (J), 24′ Llorente (J), 38′ aut. Barzagli (J), 69′ Gabbiadini (S), 78′ Pogba (J).
Juventus: Buffon, Barzagli, Ogbonna, Chiellini, Lichtsteiner, Vidal, Marchisio, Pogba, Asamoah (80′ Peluso), Llorente (86′ Quagliarella), Tevez (86′ Giovinco). A disp.: Storari, Rubinho, Caceres, Bonucci, Isla, Padoin, Pirlo, Pepe, Vucinic. All. Conte.
Sampdoria: Da Costa, De Silvestri, Mustafi (52′ Costa), Gastaldello, Regini, Palombo, Obiang, Gabbiadini, Bjarnason (46′ Renan), Wszolek (70′ Sansone), Eder. A disp.: Fiorillo, Tozzo, Berardi, Rodriguez, Salamon, Fornasier, Gavazzi, Pozzi. All. Mihajlovic.
Arbitro: Andrea Gervasoni.
Ammoniti: Chiellini (J), Regini (S), Wszolek (S), Gastaldello (S).
IL GOL
La classe di Paul Pogba è esplosa in Italia, dove ha abituato gli amanti del calcio a colpi notevoli all’interno di un repertorio svariato e molteplice. Un luogo nel quale rientra anche la parabola che quel giorno stese definitivamente la Sampdoria. Aveva da poco fatto le prove generali con il destro, prima che la Sampdoria colpisse una traversa. Arturo Vidal scarica per Pogba, che controlla senza soffrire il pressing di Pedro Obiang e disegna una traiettoria perfetta, un tiro a giro d’antologia. È 4-2. È finita.