Sabato è andata in scena Fulham–West Ham, terminata con il risultato di 0-0. L’highlight della partita è probabilmente stato l’espulsione di Tomas Soucek, al 97° minuto, comminata dall’arbitro inglese Mike Dean. Dopo un lungo confronto con la VAR, Dean si è diretto verso lo schermo e ha deciso che il gesto era intenzionale, sventolando quindi il cartellino rosso per il ceco. Il club londinese ha già fatto sapere di fare ricorso contro la squalifica (di tre giornate, ndr), ma il fatto più grave sono le innumerevoli minacce di morte ricevute dallo stesso arbitro.
Dean ha denunciato tutto alla polizia, ma avrebbe anche chiesto alla federazione arbitri inglese di non essere designato per le prossime gare, non sentendosi sereno. Tutto ciò è molto grave, dal momento che stiamo parlando di uno degli arbitri con maggior esperienza sul campo (681 gare dirette, di cui 525 in Premier League).
Gli episodi che hanno segnato la carriera di Dean
La Gazzetta dello Sport ha riportato, stamane, quelli che sono gli episodi che hanno segnato la carriera arbitrale di Mike Dean: il 5 aprile 2009 fu colpito da una monetina durante il derby gallese Cardiff-Swansea: al colpevole, 24 anni, fu vietato l’ingresso negli stadi per tre stagioni e notificata una multa di 200 sterline. Nel settembre 2015, i tifosi dell’Arsenal firmarono una petizione per chiedere che non fosse più designato in una gara dei Gunners dopo un derby con il Chelsea. Il 2 aprile mostrò il cartellino rosso all’attuale difensore interista Ashley Young, in Wolverhampton–Manchester United: fu l’espulsione numero 100 di Dean in Premier, diventando così il primo arbitro della storia della Premier a raggiungere questa cifra.