La prima formazione di Gasperini sulla panchina dell’Atalanta

by Costantino Giannattasio
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Leonardo Spinazzola

La sua carriera è densa di trasferimenti sin dai suoi primi passi: prelevato dalla Juventus, viene girato in prestito a Empoli, Lanciano, Siena, la stessa Atalanta (sei mesi in cui gioca solo 5 volte tra campionato e coppa), Vicenza e Perugia. Nell’estate 2016 viene ceduto in prestito biennale alla Dea, che gli dà la possibilità di crescere ulteriormente e mettersi in mostra. Nei due anni nerazzurri è protagonista assoluto, almeno sino al grave infortunio che lo colpisce nella primavera del 2018 (rottura del crociato anteriore). Tornato nuovamente alla base, gioca una stagione con la Juventus, in cui non riesce ad esprimersi con grande continuità. Al termine della stagione passa alla Roma, nell’ambito di uno scambio tra esterni che coinvolge il talentino Luca Pellegrini.

 

 

Franck Kessié

L’Atalanta lo nota in Costa d’Avorio, dove gioca in una formazione locale, lo Stella Adjamé: decide di portarlo in Italia, aggregandolo alla formazione Primavera, prima di girarlo in prestito al Cesena in B. Qui il tecnico Draghi da difensore lo inventa centrocampista: mossa azzeccatissima, visto il prosieguo della sua carriera. L’ivoriano, infatti, torna all’Atalanta per la stagione 2016/17: esordisce in A nella sconfitta interna con la Lazio per 4-3, dove trova un incredibile doppietta. Al termine di una stagione esaltante, coronata da 7 reti (la maggior parte dal dischetto) in 31 presenze, il Milan lo acquista in prestito biennale con obbligo di riscatto a 30 milioni. Una delle tante ed eccezionali plusvalenze targate Percassi.

Jasmin Kurtic

Il Palermo lo preleva dal Nova Gorica nel 2010. In Italia veste le maglie di Varese, di nuovo Palermo, Sassuolo, Torino e Fiorentina. Poi l’approdo all’Atalanta nel nel 2015: qui vive tre buonissime stagioni, alternandosi tra il ruolo di incursore di centrocampo e quello di trequartista più classico. Nel gennaio 2018 si conclude la sua esperienza atalantina, con la Spal che se ne assicura le prestazioni.  Nel gennaio di quest’anno è passato al Parma, dove sta continuando una carriera di tutto rispetto.

Boukary Dramé

Prodotto del vivaio del PSG, con i parigini trova anche il debutto in Ligue 1 nel 2005. Vive anni di grande incertezza tra Sochaux e San Sebastian (con la maglia del Real Sociedad), fallendo anche un provino con gli inglesi del Birmingham. La sua carriera pare ormai avviarsi già al tramonto, ma il Chievo crede in lui e gli affida la fascia mancina di un 3-5-2 vecchio stampo. In Italia si dimostra essere un calciatore che non ruba l’occhio ma affidabile e continuo. Nel 2014 passa all’Atalanta, dove tuttavia ricopre il ruolo di alternativa. Non convince mai pienamente Gasperini, che preferisce cederlo alla Spal. Neppure con i ferraresi riesce ad imporsi e, anzi, al termine del suo contratto resta fermo per un anno. Nel 2019 firma con la Paganese, dove può tentare di rilanciare la sua carriera partendo nuovamente dal basso.

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