Non c’è pace per Neymar. Ieri nella sfida contro il Caen in Coppa di Francia il brasiliano ha subito l’ennesimo infortunio da quando è arrivato in Europa. I tanti guai del brasiliano sono dovuti ai numerosi colpi da parte degli avversari, ma anche del suo stile di gioco, fatto di molti cambi di direzione, che gli ha spesso procurati dei problemi muscolari. Dal suo arrivo nel vecchio continente, nel 2013, Neymar ha saltato ben 102 partite: 29 con il Barcellona e 73 con il Paris Saint-Germain.
Quanta sfortuna
Una lista lunghissima, dovuta principalmente a due fratture del metatarso, che lo hanno lasciato fuori rispettivamente per 90 e 85 giorni nel 2017/18 e l’anno dopo. Non sono da scartare, però, anche gli infortuni alle caviglie. Il primo, nel 2014, quando giocava in blaugrana, lo aveva costretto a fermarsi dal 16 gennaio al 17 febbraio. Il secondo, invece, gli è capitato giugno del 2019 ed è stato più pesante. Neymar, infatti, ha saltato ben 63 giorni di allenamento, ma una sola partita ufficiale. La sorte è stata avversa anche nella scorsa annata, quando per un problema alla coscia il 10 del Psg è rimasto ai box per 37 giorni.
Delusione
«La tristezza è grande, il dolore è immenso e il pianto è costante – ha scritto l’attaccante su Instagram – Ancora una volta non potrò ciò che amo di più nella vita, cioè giocare a calcio. A volte mi sento a disagio a causa del mio stile di gioco, perché palleggio e finisco per essere picchiato costantemente, non so se il problema sono io o quello che faccio in campo. Mi rende troppo triste dover sentire un giocatore, un allenatore, un telecronista dire: “deve essere davvero picchiato”, “cade”, “piange”, “ragazzo viziato” e così via. Onestamente mi rattrista e non so quanto tempo lo potrò sopportare, voglio solo essere felice giocando a calcio».
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