«Mi sono confrontato direttamente con Xavi la scorsa estate. Mi ha detto che non facevo parte del progetto. Il presidente Laporta, al contrario, contava molto su di me». Dichiarazioni pesanti, quelle rilasciate dal giovane Riqui Puig nelle scorse ore: il 23enne spagnolo, dopo una vita al Barcellona in estate si è trasferito oltreoceano e oggi, in forza ai LA Galaxy, sta cercando di ritrovare quel talento che per anni lo aveva messo tra i principali possibili successori di Iniesta e Xavi. A distanza di un anno è tornato a parlare di quell’amaro addio e ha raccontato come è realmente terminata la sua avventura blaugrana: «Credo di non essere stato trattato in modo equo: quando sono tornato per il ritiro estivo non mi è stato permesso di allenarmi con la squadra. Non ho avuto altra scelta» .
Dall’entrata alla Masia alla clausola da 100 milioni
«L’ultimo periodo vissuto in Catalogna non è stato facile e tutto ciò mi ha portato a riflettere sulle scelte per il mio futuro. A volte come calciatore devi prendere delle decisioni. Questa l’ha presa il Barcellona, io non la condivido, ma va bene così».
Lui stesso aveva definito ‘casa sua’ il Barcellona visto che dal 2014 al 2022 ha vestito quei colori. Per anni è stato indicato come uno dei migliori talenti europei e gli sono stati additati enormi paragoni e grandi aspettative, forse insostenibili per un ragazzo così giovane. Nato a Matadepera, nei dintorni della città spagnola, Puig si è unito alla Masia del Barça all’età di 13 anni. Con le formazioni giovanili blaugrana Puig ha vinto e convinto. Per anni ha attirato l’interesse degli addetti ai lavori e in tanti hanno speso parole al miele per lui. Tra questi anche Gennaro Gattuso, dopo un amichevole tra Milan e Barcellona: «Puig è fantastico. Il Barcellona ha giocatori che sembrano bambini e il modo in cui gestiscono la palla mi stupisce. È la bellezza del calcio».
Il quotidiano catalano Sport gli ha dedicato (6 agosto 2018) un titolo in prima pagina: ‘Riqui Puig, è nata una stella’. L’esordio in prima squadra, e le buone prestazioni, portarono il club blaugrana a rinnovare il suo contratto, nel 2018, estendendolo fino al 2021, inserendo una clausola rescissoria da 100 milioni. Il successivo lento declino, che lo ha portato a scegliere l’America, si porta dietro una scia di delusione da ambo le parti. Il Barcellona, che contava molto su di lui, ha dovuto salutare un giocatore cresciuto con il proprio stemma cucito addosso. Riqui Puig, che sperava di potersi affermare come centrocampista con quei colori tanto amati, è stato costretto a cercare fortuna altrove.
Riqui Puig alla conquista della MLS
Andate a vedere gli ultimi 3 gol segnati dallo spagnolo in MLS. Tra tiri a giro e dribbling ubriacanti Puig si sta prendendo il soccer statunitense. È un regista, ma può salire in cattedra anche nel ruolo di mezzala. Velocità di gambe e di pensiero, 1.69 cm, dinamismo, generosità, pressing e applicazione. Queste sono le caratteristiche che lo rendono uno di giocatori più amati della MLS. D’altronde, si sa, gli americani amano il divertimento. Non è stato tutto così facile, anzi ci è voluto un periodo di adattamento e duro lavoro: «Quando sono arrivato, ho visto il fisico degli altri giocatori, che era diverso dai giocatori della Liga. Ho fatto 11 chilometri nella prima partita. A Barcellona, erano 8, 9 o al massimo 10. Mi sono subito reso conto che avevo bisogno di migliorare il mio fisico per esibirmi al livello che volevo. È stata una sfida perché non avevo mai fatto lavoro in palestra a Barcellona. Ero giovane, e, quando mi allenavo con la prima squadra, era sempre con la palla. Non andavamo mai in palestra dopo l’allenamento. Qui, devo farlo per diventare un top player».
Oggi si parla tanto del clamoroso mercato dell’Inter Miami, capace di acquistare Messi, Busquets e Jordi Alba, suoi ex compagni che lo avevano preso a cuore negli anni catalani: «Sono entusiasta. Busi (Busquets) e Alba mi hanno aiutato molto nello spogliatoio del Barcellona. Penso che si divertiranno molto a Miami, la loro famiglia si sistemerà alla grande e vivranno un’esperienza fantastica qui».
Continuare a migliorare per raggiungere la nazionale spagnola. Questo, oggi, è il reale e massimo obiettivo di Riqui Puig. Vuole dimostrare a tutti coloro che non hanno creduto in lui che si sbagliavano.