Compie oggi 25 anni uno dei momenti che hanno definito meglio l’immaginario collettivo calcistico degli anni Novanta. Chi ha avuto la fortuna di assistere a quel momento in diretta su Rai2 la sera del 3 giugno 1997, con la telecronaca di Carlo Nesti e Gianni Cerqueti, difficilmente riuscirà a dimenticarlo. Anzi, è molto probabile che se all’epoca avevate tra i 10 e i 15 anni vi sarete cimentati per settimane in cortile o al campetto con gli amici per cercare di riprodurre quel colpo impossibile, esaltato dal replay frontale che enfatizzava la traiettoria impossibile, celebrato in tutto il mondo come uno dei calci di punizione più incredibili della storia del calcio. Il gol su punizione di Roberto Carlos alla Francia, a Lione, il 3 giugno 1997.
Due nuovi Fenomeni
Era la partita inaugurale del Tournoi de France, un quadrangolare organizzato tra Lione, Nantes, Montpellier e Parigi come aperitivo del Mondiale francese dell’estate successiva: vi partecipavano Francia, Brasile, Italia e Inghilterra e alla fine l’avrebbero vinto un po’ a sorpresa gli inglesi, attesi da una rocambolesca eliminazione agli ottavi (contro l’Argentina) a Francia ’98. Il primo match metteva di fronte i padroni di casa, attesi al trionfo 1998 con Zidane sugli scudi, e i campioni del mondo in carica che dopo la versione un po’ sparagnina di USA 1994 avevano drasticamente cambiato musica con l’innesto in pianta stabile di almeno due nuovi fenomeni.
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Uno era, letteralmente, il Fenomeno, e il calcio non sarebbe stato più lo stesso con l’avvento di Ronaldo; l’altro riscriveva la tradizione dei grandi terzini sinistri brasiliani dal mancino terribile e prendeva il testimone da Claudio Branco come formidabile esecutore di calci piazzati. Nel giugno 1997 Roberto Carlos non era certo uno sconosciuto: in Italia l’avevamo ammirato per una stagione con la maglia dell’Inter (anche e soprattutto sui tiri dalla distanza), prima che l’allenatore Hodgson ne avallasse incredibilmente la cessione al Real Madrid dove si era appena laureato campione di Spagna con Capello allenatore, contribuendo alla causa con 5 gol.
La punizione di Roberto Carlos contro la Francia il 3 giugno 1997
Sono proprio Ronaldo e Roberto Carlos i due protagonisti dell’azione del gol. Il Fenomeno costringe regolarmente gli avversari a raddoppi sistematici e spesso fallosi, come quello eseguito da Laurent Blanc e Patrick Vieira al 21′ del primo tempo. A questa punizione, battuta in fretta, ne segue subito una seconda per fallo di Deschamps su Romario. A oltre 30 metri di distanza dalla porta difesa da Barthez, il calcio di punizione non sembra troppo pericoloso; ma Roberto Carlos esplode un esterno sinistro di inaudita potenza che lascia pietrificato il portiere francese, sbatte contro il palo destro e conclude la sua corsa in rete, nello sconcerto generale.
Il trionfo delle “tres dedos”, la peculiare tecnica di calcio inventata ed esportata nel mondo dai brasiliani già negli anni Settanta (per informazioni chiedete a Youtube di Roberto Rivelino). Nel video si nota proprio come Roberto Carlos ispezioni il pallone prima di posizionarlo sull’erba e arretrare di una ventina di metri per prendere una rincorsa lunghissima che parte addirittura dal cerchio di centrocampo. La Francia pareggerà nel secondo tempo con l’unico gol in maglia bleu di Marc Keller, attaccante del Karlsruhe che non verrà inserito l’anno dopo nei 22 che diventeranno campioni del mondo sotto la guida di Aimé Jacquet. Roberto Carlos ha appena iniziato il cammino che lo porterà nel giro di un decennio a diventare uno dei numeri 3 più iconici di tutti i tempi.