Robinho, ex giocatore di Milan, Real Madrid e Manchester City, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano spagnolo Marca.
MILAN – «Ibrahimovic mi diceva sempre che ero lì grazie a lui, che aveva convinto lui i dirigenti ad acquistarmi. E’ arrogante, ma nel senso buono. Ha solo tanta fiducia nel proprio talento. Per me è tutto ciò che un attaccante dovrebbe essere: uno showman e un vincente. Una volta ha sfidato in allenamento Gattuso a un combattimento di ju-jitsu e ci siamo divertiti a vedere quel difensore così arcigno a praticare arti marziali contro Ibra che è cintura nera. Chi ha vinto? Zlatan non perde mai».
REAL MADRID – «Ho preferito i Blancos perché vidi che c’era un grande gruppo di brasiliani e perché l’allenatore era Vanderlei Lussemburgo. Perché avrei dovuto andare al Barcellona?».
BECKHAM – «Stava sempre con noi brasiliani, faceva parte del gruppo. Gli spagnoli erano gelosi perché parlava più portoghese che spagnolo e così stava sempre con noi».
MANCHESTER CITY – «Mi piaceva la città, i club, i ristoranti, senza dimenticarsi delle discoteche. Mi piaceva divertirmi ma piaceva ancora di più agli inglesi. Hart era sempre fuori, come Micah Richards e Wright-Phillips. Ma quando uscivamo noi brasiliani, ci beccavano sempre».