Chi è Rodolfo Gavinelli? Qualche anno fa, in occasione dell’esordio in Nazionale di Gigio Donnarumma, molti siti e giornali pubblicarono le classifiche con i giocatori più giovani ad aver vestito la maglia azzurra, come avviene in questi giorni grazie a Willy Gnonto: davanti a tutti, a 16 anni 3 mesi e 8 giorni, c’è sempre questo misterioso Gavinelli di cui esiste una sola immagine, piuttosto sgranata, che sembra quasi non possedere connotati umani.
Ma si chiamava davvero così?
Come al solito iniziamo da Wikipedia, ma già il primo rigo è tutto un mistero: nato nel 1891 o 1895, morto durante la guerra del 1915-18 o addirittura nel 1921, perché pare che nel 1920 l’allenatore del Livorno fosse un certo Rodolfo Gavinelli (ma potrebbe trattarsi di un omonimo). Al secondo rigo si dubita persino che si chiami Rodolfo, perché secondo alcune fonti il suo nome sarebbe Pietro Antonio.
Ne scrive per esempio un lettore di una vecchia rivista di nome “Solo Calcio” che trovate scannerizzata su questo sito: negli archivi comunali del presunto paese natale, Bellinzago Novarese, tra i nati in quel periodo ci sarebbe traccia solamente di Pietro Antonio Gavinelli, nato il 16 ottobre 1895 da Luigi Gavinelli e Luigia Miglio, morto per una polmonite bilaterale durante la Grande Guerra. È lui l’uomo del mistero? La risposta del giornalista Carlo F. Chiesa autorizza a pensare che esistano due diversi Gavinelli: quello che ha giocato in Nazionale sarebbe “Rodolfo”, nato a Torino il 20 aprile 1891, contabile di professione, reduce anche lui della Grande Guerra e morto appunto a Livorno nel 1921.
Ma attenzione, perché un’altra fonte molto autorevole autorizza a pensare che ci sia una terza versione. Addirittura Vittorio Pozzo, il leggendario ct due volte campione del Mondo nel 1934 e nel 1938, che in un articolo del 1949 riporta il nome di “Rodolfo Gavinelli, ex attaccante della Nazionale” tra i calciatori caduti nella Grande Guerra. Dunque Rodolfo, nato nel 1891 ma morto tra il 1915 e il 1918.
Rodolfo Gavinelli o Renzo De Vecchi?
In pratica, l’unica certezza su Rodolfo Gavinelli risale alla data della sua unica presenza in Nazionale: 9 aprile 1911, Francia-Italia 2-2, giocata a Saint-Ouen, comune di circa 50mila abitanti alle porte di Parigi. Nell’articolo su Francia-Italia del Corriere della Sera del giorno dopo lo si cita soltanto nelle formazioni, senza mai menzionarlo nella descrizione del match. E poi? Per esempio, in che squadra di club giocava Gavinelli? Forse nei torinesi del Piemonte, club scioltosi con la Prima Guerra Mondiale, o più tardi nella squadra Riserve dell’Andrea Doria. Ala destra o mezzala, Gavinelli è anche accreditato di un gol in un Piemonte-Juventus 3-2 dell’8 marzo 1908. Ma se diamo credito alla tesi che sia nato in un generico 1° gennaio 1895 e che sia quindi il più giovane azzurro di sempre, vorrebbe dire che Gavinelli avrebbe segnato ai bianconeri a poco più di 13 anni: possibile? Se dunque – com’è più probabile – Gavinelli fosse nato nel 1891, vorrebbe dire che il record di azzurro più giovane appartiene in realtà al “figlio di Dio” Renzo De Vecchi, ancora adolescente ma comunque più anziano di 15 giorni (16 anni, 3 mesi e 23 giorni) al momento del suo esordio in Nazionale, in Ungheria-Italia del 27 maggio 1910.