Intervistato dai microfoni di RaiSport alla vigilia di Italia-Bosnia, Edin Dzeko ha spaziato dalla nazionale al proprio club.
NAZIONALE – «Affrontare l’Italia dà sempre grandi motivazioni. La partita di stasera dev’essere un test per la prossima Nations League, è l’unica chance che abbiamo per poter raggiungere l’Europeo perché purtroppo in queste qualificazioni abbiamo raccolto pochi punti. La Bosnia ha un’ottima squadra e tutte le carte in regola per poter arrivare a EURO2020: daremo tutto per conseguire questo obiettivo».
SIMBOLO – «Sono il capitano di questa nazionale, devo essere di esempio per i più giovani che stanno arrivando. Dzeko giocherà ancora due o tre anni, poi toccherà a loro. Sono sempre contento quando gioco per la mia nazionale, speriamo di fare una grande partita contro l’Italia».
MANCINI – «Ci conosciamo molto bene, abbiamo un ottimo rapporto. Lui mi aveva voluto al City e gliene sarò sempre grato. All’epoca avevo smania di giocare, sempre, ma la concorrenza in attacco era tanta, stavolta spero di poterlo battere (sorride)».
ZANIOLO – «Per Mancini è un centrocampista puro. Alla Roma gioca più avanti, a destra, e in questo momento sta facendo bene, ma può disimpegnarsi anche come mezzala. Per la verità, neanch’io so dire quale sia la sua posizione migliore in campo. Ultimamente sta facendo molti gol, dimostrando che pure davanti può far male».
FLORENZI – «Sta bene, è il nostro capitano, sicuramente non è facile neanche per lui, è un giocatore forte e vorrebbe giocare sempre, però alla fine bisogna rispettare le decisioni del mister. Sono sicuro che si riprenderà e tornerà a giocare».
FONSECA – «Ci ha dato una mano, è un allenatore molto forte, una brava persona. Mi ha parlato sempre, fin dall’inizio, ma il mio lavoro è giocare e provare a fare gol e ci devo provare sempre perché sono un professionista e quello dev’essere il mio compito».