Hugo Perotti, padre di Diego e in arte El Mono, ha rilasciato una lunghissima intervista a La Nacion in Argentina. Molte delle domande hanno riguardato il futuro e il passato del figlio, ora alla Roma, da cui ha preso il soprannome “Monito”.
IL PASSAGGIO AL SIVIGLIA – «Monchi, il direttore sportivo di Siviglia, lo vide e lo portò via. Diego è andato nella squadra B del Siviglia, ma dopo 5 mesi si stava già allenando con quella principale. Non poteva giocare perché non aveva un passaporto della comunità europea e non c’era posto come straniero, ma non appena fu liberato lo slot, il club non acquistò nessuno e lo affidò a Diego».
SULLA PARENTESI AL BOCA – «Diego è andato al Boca per un capriccio personale. Era in conflitto con il Siviglia, il Genoa lo avrebbe acquistato e ha approfittato dei 6 mesi rimasti del trasferimento per darsi il piacere di giocare nel club per cui tifa. È stato molto sfortunato perché ha subito due infortuni, uno al polpaccio e l’altro alla caviglia, riuscendo a malapena a giocare due partite. Peccato»
SUL FUTURO IN ARGENTINA – «Dio dirà se avrà un’altra chance al Boca, non dipende solo da lui, qui ci sono sempre due parti. Sarà necessario vedere se in quel momento il Boca ha bisogno di un giocatore nella sua posizione e qual è la situazione di Diego, in quali condizioni si trova e se le sue richieste economiche sono logiche. Questo è comunque parlare di un’ipotesi e non ha senso creare aspettative. Probabile che quando voglia tornare nel giro, il Boca abbia già la migliore fascia sinistra del paese e non abbia bisogno di lui. Oppure quando Diego pensa di tornare, ma si presentano i cinesi e gli offrono 100 milioni di dollari, è impossibile saperlo. Dio dirà, speriamo che possa accadere».