Patrick Schick, l’attaccante di proprietà della Roma e dallo scorso settembre in prestito al Lipsia, in poco più di metà stagione si è rivalutato. Tanto da diventare un punto fermo nei dettami dell’allenatori Nagelsmann – che l’ha reso la spalla ideale di Timo Werner. La volontà del calciatore è stata chiara fin dall’inizio, rimarcata anche dalle parole del suo agente ai media della Repubblica Ceca, ma l’emergenza Coronavirus – che intacca anche i conti delle società sportive – potrebbe cambiare gli scenari.
LE PAROLE DELL’AGENTE – Pavel Paska, procuratore di Schick, ha provato a fare chiarezza su futuro dell’attaccante classe 1996: «Non è assolutamente vero che il Lipsia non ha i soldi. I club tedeschi economicamente sono i più sani in Europa. In Italia si è detto che Patrik possa tornare, ma il Lipsia ha un’opzione unilaterlae per riscattarlo. Quella dell’attesa penso sia una tattica nell’ambito di una trattiva importante. Il Lipsia è la destinazione ideale di Patrick».
LE PAROLE DI SCHICK – Anche lo stesso attaccante del Lipsia aveva espresso pubblicamente il suo desiderio di restare in Germania: «Quale gioco si adatta meglio alle mie caratteristiche tra quello della Roma e quello del Lipsia? Basta vedere i numeri per capirlo…», aggiungendo successivamente: «In Germania c’è un’atmosfera incredibile, i tifosi non ti fischiano mai, anche se giochi male».
LA RICHIESTA DEL LIPSIA – Il club tedesco ha un accordo con la Roma per il riscatto di Schick sulla base di 28 milioni di euro, 29 in caso – probabile – di approdo del Lipsia alla prossima Champions League. Il direttore sportivo del club Markus Kroesche ha illustrato il piano di riscatto del club: «Abbiamo tre giocatori in prestito, ma ora non posso assolutamente pensare alle loro clausole di riscatto». La richiesta del Lipsia è quindi quella di abbassare le pretese economiche della Roma per riscattare Schick.