Roma, Pinto: «Non c’è mai stata una trattativa Dzeko-Sanchez. Non ci saranno problemi per il rinnovo di Mkhitaryan»

by Redazione Cronache

Thiago Pinto, nuovo GM della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla fine del mercato.

DZEKO – «Non mi aspettavo questa domanda. Chi vive nel mondo del calcio, vive in una famiglia e in tutte le famiglie ci sono problemi e poi dei chiarimenti, quando si risolvono i problemi si diventa più forte. Dzeko è un calciatore molto professionale, una persona con un carattere forte che ha una grande storia con la Roma. Fonseca è il leader del nostro progetto sportivo, ha svolto un gran lavoro e gli abbiamo affidato il nostro futuro immediato. Negli ultimi giorni abbiamo avuto delle riunioni tra me, Fonseca e Dzeko, ci sono stati momenti importanti, ne siamo usciti più forti e fiduciosi di raggiungere i nostri obiettivi. Il bene collettivo della Roma è più importante degli interessi personali».

CAPITANO – «Sulla fascia da capitano, un club deve reggersi sulla disciplina, in questo momento Dzeko non è il capitano della Roma, poi lavoreremo per l’interesse della Roma in futuro».

RINNOVO PELLEGRINI – «Tengo a ricordare che è stato l’unico calciatore del quale ho parlato individualmente nel corso della mia prima conferenza stampa. Tutti nel club, da Dan e Ryan a me e il mister, riteniamo che rappresenti i valori del nostro progetto: un giocatore giovane, forte, dal grande futuro e con un grande attaccamento al club. Al tempo stesso è un team worker, dedito al lavoro. Siamo ottimisti, a breve ci rivedremo con il suo agente. Contiamo di risolvere tutto».

MERCATO – «Sono una persona ambiziosa ed esigente con me stessa, ritengo che El Shaarawy e Reynolds rientrino nel progetto del club, possono far diventare la Roma più forte. Abbiamo altresì lavorato per trovare delle soluzioni in uscita, abbiamo calciatori che giocano poco e che sono meno felici, su questo punto non sono soddisfatto perché non siamo riusciti ad accontentarli».

CESSIONE BIG – «Siamo al 3 febbraio, questa è una domanda che ci proietta in uno scenario di fine stagione e non posso predire il futuro. Come tutti quanti i dipendenti, noi cercheremo di costruire una mentalità basata sulla quotidianità, sulla conquista dei tre punti partita dopo partita, in questo momento la priorità è la partita contro la Juventus e vincerla».

FAZIO, SANTON E PASTORE – «Nella nostra esperienza, è normale che un calciatore che non giochi non sia felice. Il professionista vuole sempre giocare, a maggior ragione come nel caso di Pastore che è stato infortunato. Abbiamo lavorato insieme agli agenti dei calciatori che permettessero di conciliare gli interessi dei loro assistiti e della Roma. Per una serie di motivi, non abbiamo trovato una soluzione. Adesso il mercato è chiuso, noi siamo una famiglia e tutti lavoreremo al meglio per l’interesse della Roma».

FONSECA – «Prima di tutto voglio garantire che le notizie circolate su riunioni con altri allenatori non sono vere. Io e i Friedkin siamo contenti di Fonseca, la mia relazione con Paulo è buona e il mister non è distratto da queste voci».

TRATTATIVA SANCHEZ-DZEKO – «Vorrei fare mie le parole di Marotta: quello che ha detto corrisponde al vero. Il mio atteggiamento nei vostri confronti sarà di trasparenza, ho incontrato Ausilio a Milano, abbiamo parlato di diverse questioni ma non siamo mai entrati in una vera trattativa. Personalmente ritengo che la grandezza di un club dipenda dalla grandezza dei propri tifosi. Vengo da una società con una tradizione simile, ma la decisioni che prendiamo devono corrispondere al bene per la proprietà».

MKHITARYAN – «È molto importante per noi e non solo per il rendimento sportivo. In Europa è alle spalle solo di Bruno Fernandes, ma è anche un professionista eccellente. In questo progetto può essere importante per crescere i giovani. Nel suo contratto c’è una clausola che gli permette di esprimere un’opinione sulla permanenza, ma non mi aspetto problemi. A breve vedremo il suo agente per risolvere la questione».

GESTIONE DEI COSTI – «Non mi piace esprimere commenti sul passato. C’è stata una gestione con un proprio orientamento strategico e sono arrivati determinati risultati. Le valutazioni le lascio a voi o a chi ha competenze per farlo. Quello che posso dire che dal primo giorno che sono qui ci siamo trovati d’accordo sul fatto che il denaro non è tutto. Non è una corsa a chi spende di più. Dobbiamo essere rigorosi e disciplinati nello spendere denaro, siamo a disposti a fare investimenti. Conta la qualità di come si spende, non la quantità. Vogliamo prendere i calciatori giusti per far crescere la Roma e vincere titoli».