Alla vigilia del match contro l’Hellas Verona, l’assenza di Nicolò Zaniolo per squalifica sembrava potesse pesare in maniera significativa. Così non è stato. Paulo Fonseca nel primo tempo ha puntato su Justin Kluivert e Cengiz Under come esterni d’attacco, supportati da Lorenzo Pellegrini in veste di trequartista centrale. Proprio quest’ultimo firma l’assist per l’1-0 siglato dal talento olandese, a sottolineare la crescita avuta da questi due giocatori sotto la gestione Fonseca. Pellegrini, ora che ha alzato il baricentro di gioco, si sta dimostrando un giocatore totale, capace di segnare e far segnare. Il figlio d’arte Kluivert, dopo alcune critiche riguardanti il suo atteggiamento in fase di non possesso e una sua mancanza di lucidità sotto porta, quest’anno è migliorato in difesa e ha già messo a referto 5 reti tra campionato e coppa. Al 35′ però si fa male e deve abbandonare il campo, sostituito da Perotti. Cambia l’ordine dei fattori, ma non il risultato: calcio di rigore per i giallorossi e gol proprio dell’argentino, che torna a gonfiare la rete dopo oltre 6 mesi.
Nella ripresa Fonseca opta per il rientrante Mkhitaryan al posto di Under, e anche qui ci vede giusto. L’armeno firma il 3-1 finale, ben assistito in area da Diego Perotti. Insomma, se è vero che Zaniolo sta attraversando un momento fantastico in quanto a gol e prestazioni, il tecnico portoghese non può certo lamentarsi. La sua batteria di trequartisti ed esterni, sono in grado di portare a casa il risultato anche quando Dzeko non si veste da bomber. Il 4° posto è saldo al momento e l’obiettivo Champions per la Roma è sempre più marcato.