Quella di stasera è una partita da non sbagliare per la Juventus. Fallito il primo tentativo per lo Scudetto ad Udine, stasera i bianconeri hanno la possibilità di diventare, matematicamente, campioni d’Italia per la nona volta consecutiva. La Samp viene invece dalla sconfitta nel derby contro il Genoa.
PRIMO TEMPO
Partita vivace sin dalle prime battute. Al 4° la prima occasione è dei blucerchiati con Ramirez che, di testa, non riesce ad angolare sufficientemente il pallone di testa. Dopo di chè tanto possesso dei bianconeri ma la Samp è piazzata benissimo in campo e non lascia spazi a Ronaldo e compagni.
Al 20° grandissima occasione per Ronaldo che svelta altissimo su Chabot e conclude a rete di testa: super parata con il piede di Audero, ma era tutto fermo per un fallo sul difensore franco-tedesco. Lo stesso difensore è dovuto uscire due minuti dopo causa infortunio: al suo posto Leris. Al 24° l’arbitro approfitta di una bruttissima testata tra Danilo e Ramirez per chiamare il cooling-break: le squadre stanno correndo moltissimo. Anche il terzino brasiliano non ce la fa, dentro Bernardeschi. Poi poco altro, sino al 40°, quando anche Dybala ha dovuto dare forfait per un problema all’adduttore: al suo posto Higuain. Forneau concede 6 minuti di recupero, durante i quali la Juventus accellera e ottiene due ammonizioni nel giro di due minuti, entrambe per un fallo al limite dell’area. Se dalla prima punizione i bianconeri ottengono un nulla di fatto, la seconda è efficace: schema di Pjanic, palla a Ronaldo che, piazzato al limite dell’area di rigore, tira sul secondo palo e non lascia scampo ad Audero. 1-0 Juve al 52° e squadre negli spogliatoi.
SECONDO TEMPO
Il vantaggio non regala alla Juventus nuova tranquillità o convinzione. Anzi, l’avvio della ripresa è una gara ancora combattuta e nella quale i bianconeri non spiccano sull’avversario. Che mette in fila due palle gol: Leris sfiora la porta, Yoshida la prende e trova un grandissimo Szczesny, presente anche dopo su Ramirez. Poi arriva Bernardeschi: Ronaldo va al tiro dopo palla persa di Tonelli, Audero respinge male e l’ex Fiorentina ribatte in rete. 2-0 per la Juve, primo gol per il numero 33 in questo campionato: l’esultanza è un urlo liberatorio verso lo scudetto.
Incassato il secondo gol, Ranieri manda un messaggio ai suoi: dentro Gabbiadini. E gli ospiti seguono l’input: Szczesny si supera su Quagliarella, poi è il nuovo entrato a presentarsi a tu per tu col polacco. De Ligt s’immola e sacrifica la già martoriata spalla destra. Infatti, pochi minuti dopo anche l’olandese è costretto a uscire: dentro Rugani. Gli fa compagnia, ma senza sostituzione, Thorsby: il centrocampista Doriano entra male su Pjanic e guadagna il secondo giallo che gli vale la doccia anticipata Nel finale, ultima gloria possibile per il portoghese, con la possibilità di agguantare Immobile nella classifica marcatori. Il portoghese manda sulla traversa il calcio di rigore concesso da Fourneau per fallo di Depaoli su Alex Sandro. Poi Bonucci va a un soffio dal siglare il 3-0, ma la difesa doriana mura la conclusione del centrale.