San Marino è nella storia. Grazie alla rimonta contro il Liechtenstein, ha vinto il proprio girone di Nations League, una vera impresa sportiva che promuove la piccola Nazionale nella Lega C. Tra i protagonisti c’è sicuramente Nicola Nanni, attaccante e unico calciatore professionista in rosa da quest’anno: autore del gol decisivo per il pareggio nella penultima gara contro Gibilterra, ha segnato anche l’1-2 al Liechtenstein nella rimonta decisiva.
«Al fischio finale non ho capito più niente. Sono stanchissimo, non abbiamo dormito stanotte», ci risponde direttamente dall’aeroporto di Zurigo, dov’è arrivato dal Liechtenstein. Non volerà con la squadra: per lui atterraggio a Roma e poi dritto ad Alghero, per raggiungere in Sardegna la Torres, la sua squadra, che nel weekend affronterà a Ferrara la SPAL in Serie C.
«Da fuori non è comprensibile cos’è San Marino. Siamo un paese di 30mila abitanti, ma se non lo vivi non ci credi», ci racconta emozionato: «Capire cosa rappresentiamo, i sacrifici che fanno i miei compagni che escono da lavoro alle 18 e vengono al campo con una fame pazzesca. In tutti questi anni di professionismo, è stato difficile spiegare cos’è San Marino».
«Ogni volta in aeroporto guardano strano il mio passaporto. Le persone mi chiedono: ‘Ma che lingua parli?’, oppure ‘Dov’è il tuo Paese?’», prosegue. Per lui e per i suoi compagni, la notte di Vaduz rimarrà per sempre nella storia. Festeggiamenti? «Eravamo in hotel, dispersi nel niente, abbiamo bevuto qualcosa lì».
Nell’ultimo anno la Nazionale ha subito una profonda evoluzione, visto anche l’arrivo del ct sammarinese Roberto Cevoli. A settembre era arrivata la prima vittoria dopo 20 anni, la prima in una gara ufficiale, proprio contro Liechtenstein. Poi nella penultima giornata, contro Gibilterra, il rigore al 91’ di Nanni ha regalato una speranza di vittoria nel girone: «Il rigore contro Gibilterra è stata una liberazione. Eravamo sotto al 90’ e le speranze di vincere il girone erano zero. Poi con quel gol ci siamo dati una possibilità». Poi, nelle ultime ore, l’1-3 al Liechtenstein (mai avevano segnato 3 reti in una singola partita) e l’euforia: «La vittoria in Liechtenstein ci ha tolto il sonno. Ha ripagato tutti i sacrifici: ripeto, non è comprensibile ciò che stiamo facendo».
Com’è la partita dell’attaccante di San Marino? «Tanti minuti e passaggi a vuoto, devi sapere che un solo fallo subito può essere fondamentale per i tuoi compagni». Il suo riferimento è Romelu Lukaku, affrontato con il Belgio: «Dopo la partita è venuto da me e si è fermato a chiacchierare, mi ha fatto anche i complimenti. È stato bellissimo che al ritorno si sia ricordato di me. Mi ha emozionato». La vita di Nanni è fatta di sportellate, contro i difensori più forti d’Europa: «C’è tanto rispetto ed è molto divertente. Gli avversari ci trattano come tutti gli altri e questo conta». San Marino ha scritto la storia.