Roberto De Zerbi, tecnico del Sassuolo, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita contro il Cagliari.
CAGLIARI – «Sono quarti e questo fa capire il valore della squadra. Hanno entusiasmo ma noi vogliamo fare punti, prestazioni buone. Sappiamo che sarà una gara difficile, perché loro la sporcano, pressano, sono bravi nel gioco aereo e sarà una partita diversa da quella di Torino ma noi vogliamo fare bene. Sono bravi nei cross, vanno in tanti ad attaccare la porta. Hanno gente forte fisicamente e tecnicamente, hanno esperienza. Hanno tante qualità ma come dico sempre, cerco sempre di concentrarmi sulla mia squadra perché anche noi abbiamo qualità importanti, possiamo mettere in difficoltà il Cagliari e tutte le squadre, dobbiamo guardare a cosa possiamo fare noi».
JUVENTUS – «Partita della svolta? Spero lo sia dal punto di vista dell’autostima. Abbiamo preso solo un punto, quindi la classifica si è mossa poco. Dovevamo sentirci bravi quando perdevamo bravi con la Fiorentina e quando non era il periodo migliore e invece dobbiamo lavorare quando le cose vanno bene. Non abbiamo fatto qualcosa di inimmaginabile, dobbiamo dare continuità alla gara con la Juve, mettendo quello che abbiamo messo in campo con il Lecce, con il Bologna, con la Lazio, e continuare così».
RECUPERI – «Ferrari viene in panchina, Rogerio va a giocare con la Primavera. Berardi ci sarà, non so se lo utilizzerò per una parte di gara, o meno. Voglio parlare con lui anche».
LOCATELLI – «Il giocatore visto a Torino è di livello assoluto, se gioca così 38 partite io non lo metto in discussione e lui andrà a giocare in squadre che faranno le coppe. Il problema suo è l’alternanza, la non continuità, ma non mentale perché è uno dei più calciatori dal punto di vista delle qualità, conosce le sue qualità, ha l’autostima giusto per fare il calciatore, si perde nel ricercare l’intensità dell’allenamento e quando abbassa un attimo le sue prestazioni diminuiscono in maniera vistosa».
SORPRESE – «Kyriakopoulos. Ha stupito tutti, probabilmente anche lui stesso. Dopo la Juve mi ha abbracciato, mi ha guardato con un sorriso, e lì è venuta fuori la modalità con la quale è arrivato: lasciare il campionato greco e affrontare Higuain e Ronaldo e uscire con un punto. Lui sembra è un veterano ma è ancora giovanissimo. Ma Locatelli, Magnanelli stanno facendo bene. Turati ha fatto benissimo, Boga sta trovando la maturità che quest’anno invochiamo per Traoré e gli altri giovani, Toljan sta crescendo. Su Turati dobbiamo andare con i piedi per terra e domani giocherà lui. E’ un ragazzino del 2001 e deve stare tranquillo, voglio che sia sereno, con la possibilità di sbagliare, non con la pressione che i media e il mondo calcistico gli hanno messo addosso ma lui se vuole fare questo lavoro deve abituarsi a queste pressioni, senza che diventino un problema più grande di quello che è».
DIFESA A TRE – «Vediamo. C’è Obiang oppure Peluso, non ho ancora deciso».