Roberto De Zerbi, dopo la vittoria casalinga del Sassuolo, si è fermato ai microfoni di Sky Sport a parlare dei meriti della sua squadra, soffermandosi su Locatelli, Boga e Berardi:
«Siamo contenti perchè abbiamo vinto una partita meritando. Nelle altre gare che abbiamo perso avevamo qualcosa da recriminare e quindi la tensione c’era. La tensione però dobbiamo averla sempre, non ti regala niente nessuno e noi dobbiamo essere una squadra che deve passare da questo tipo di partite per poi vincere in maniera più netta».
SULLE PAROLE A BERARDI – «Gli stavo dicendo di cambiare la pressione che oggi abbiamo tenuto volutamente più bassa. Ad inizio partita ci difendevamo in maniera diversa. Berardi sposta le partite e come tutte le squadre al mondo abbiamo bisogno di questo tipo di giocatori».
SULLA PRESTAZIONE – «E’ un po’ che lo dico che cerco di passare questo aspetto. In questi due, tre mesi abbiamo fatto benissimo. Ci siamo persi in alcune situazioni che quando volete le spieghiamo che possono essere l’età media, la seconda più bassa. Tanti giocatori determinanti fuori per infortunio e parlo di cinque, sei alla volta. E per una squadra come la nostra sposta gli equilibri. Questa vittoria è ancora più bella di un 3-0 o 4-0. Questo è l’unico aspetto che a noi manca. Il calcio è estetica e passaggio ma anche sangue agli occhi. La cattiveria non sta solo nella scivolata ma anche nella convinzione con cui fai le cose».
SU LOCATELLI – «Il fatto di inserirsi ma allo stesso tempo di costruire gioco fa di lui un giocatore unico. E’ un giocatore completo. Oggi mi ha fatto molto piacere leggere che Mancini lo stia apprezzando perchè è un giocatore che, se ne ho la possibilità, consiglierei perchè veramente è un giocatore di livello straordinario. Ma con noi starà poco purtroppo».
SU BOGA – «Ha fatto gol e assist e abbiamo vinto la partita. Senza quelli un allenatore fa poco. A Boga, per portarlo a fare l’uno contro uno, dobbiamo dare la palla in un certo modo. Caputo oggi non ha fatto benissimo ma è un giocatore dal rendimento e dal sangue agli occhi sempre costante».
SUGLI OBIETTIVI DEL SASSUOLO – «Cerchiamo di lavorare e di non esser mai contenti non perché dobbiamo farci vedere insoddisfatti ma perchè c’è tanto materiale su cui lavorare. C’è da dire che l’anno scorso siamo arrivati undicesimi e abbiamo perso il decimo posto per situazioni contingenti al momento. Quest’anno, con tutti i problemi che ho elencato prima, siamo a diversi punti dalla terzultima posizione. Poi è chiaro che vorremmo far tutti qualcosa di più. Mi dicono che i giovani hanno un pochino più di tempo».
SULLE PAROLE AL TIFOSO A FINE PARTITA – «E’ un anno e mezzo che mi bacchetta e oggi mi sono tolto un po’ di soddisfazione».