Il trequartista del Sassuolo, Filip Djuricic, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport: «Qui mi sento in famiglia, ho giocato in club più stressanti come Benfica e Samp, in ogni situazione ci sono cose positive e negative».
SASSUOLO – «Funziona tutto, a cominciare da una società seria e organizzata, che segue sempre un’idea. Qui gioco sulla fascia, a sinistra per accentrarmi e tirare col destro. Nelle altre squadre mi muovevo dietro le punte, un ruolo più difficile».
IL GIOCO DI DE ZERBI – «Il pressing, le giocate tra le linee, gli scambi brevi, a due tocchi: ogni passaggio ha una sua logica. Guardo il City di Guardiola e vedo tante cose che facciamo anche noi. Ma possiamo anche cercare soluzioni alternative. Prendiamo il lancio lungo di Ferrari per il mio gol ala Samp: non è stata una stranezza o casualità, è un movimento che proviamo tante volte in allenamento. Un calcio che non tutti capiscono, ma è il futuro».
PASSATO – «Sampdoria? Giampaolo non mi vedeva, peccato perchè il modo di giocare era perfetto per le mie caratteristiche. Capita. Van Basten mi consigliò al Milan? Io ho detto no. Ero giovane, il Milan era in crisi. Non mi sentivo pronto».
BOGA – «Mai visto uno saltare l’uomo come fa lui. Io ho altre qualità».