di Andrea Sperti
Chissà perché alcuni arrivino in ritardo e si possano godere solo pochi anni ad alti livelli. Non ci sono motivi o, forse, ce ne sono talmente tanti che sarebbe inutile elencarli tutti.
Ciccio Caputo fa parte di quella schiera di attaccanti che in Serie A ci sono arrivati davvero tardi. Avrebbe potuto regalare gioie a tifosi e fantallenatori da molto tempo, ma si è dovuto accontentare della Serie B, la categoria che, in molti, dicevano fosse l’unica dove avrebbe potuto giocare.
Giocare per il Bari
Lui, in realtà, nel 2008/2009 il suo sogno lo ha già realizzato, indossando la maglia del Bari, la squadra della sua città, quella per cui da piccolo ha sempre fatto il tifo. Con i tifosi biancorossi il suo rapporto è stato d’amore e odio, con quella squalifica per calcio scommesse che in molti non gli hanno perdonato. Caputo ha anche indossato la fascia da capitano e segnato caterve di gol con i Galletti, sebbene quella squadra, salvo una stagione, non fosse competitiva per il salto di categoria.
Virtus Entella come vetrina
La compagine pugliese, in ogni caso, ha rappresentato la giusta vetrina della sua carriera. Grazie alle tante reti segnate con il Bari, Caputo è stato acquistato dalla Virtus Entella e lì, in liguria, la sua carriera è esplosa definitivamente. Con i liguri Ciccio, così lo chiamano compagni, amici e tifosi, ha segnato 35 gol in 85 partite, crescendo anche dal punto di vista tecnico, grazie a 13 assist che hanno mandato in porta i suoi compagni.
L’esplosione di Empoli
Dopo Chiavari è arrivata Empoli, un’altra tappa fondamentale di una carriera vissuta come il Giro D’Italia. Con i toscani Caputo ha conquistato una promozione in Serie A, in coppia con Alfredo Donnarumma, e sfiorato la salvezza nella massima serie, scendendo solo per gli scontri diretti a favore del Genoa. In Toscana, soprattutto, si è fatto ammirare dal grande pubblico, quello che a malapena lo conosceva, a causa delle sole 12 presenze nell’olimpo del calcio italiano 8 anni prima.
Sassuolo e la sua definitiva consacrazione
Sassuolo è stata la consacrazione, la ciliegina sulla torta di una carriera particolare, una di quelle che sembrano non dover finire mai. Ieri è arrivato l’ennesimo gol, il decimo di una stagione nella quale i problemi fisici lo hanno rallentato e non poco. Lui da Altamura ha corso per arrivare fino a Reggio Emilia, diventando idolo di tutti, tifosi del Sassuolo e non.
Il record
Caputo, negli ultimi 3 anni, ha segnato 47 gol in campionato. Solo Immobile, Ronaldo e Zapata hanno fatto meglio, ma quei 3 giocano in squadre di vertice e soprattutto non sono arrivati a grandi livelli a 31 anni.
Chissà perché alcuni arrivino in ritardo e si possano godere solo pochi anni ad alti livelli. Ciccio Caputo non perderà tempo a spiegarvelo, lui è troppo impegnato a fare gol.