Vincenzo Spadafora, ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, a parole è tornato sulla decisione di sospendere il campionato italiano – nonché tutto lo sport – fino al 3 aprile. Qui di seguito le sue parole al quotidiano La Gazzetta dello Sport.
DIRITTI TV – «Ci siamo assunti le nostre responsabilità, registrando la grande incapacità del calcio a decidere. E ora mi è tutto più chiaro: le norme non c’entrano niente, il Dpcm serviva per mettere a riparo Lega e Sky dal rischio dei risarcimenti. Una delle due ci avrebbe rimesso. Solo una questione di soldi».
INSULTI – «Ho ricevuto messaggi da presidenti di alcuni che prima mi insultavano per far giocare le partite, e poi hanno detto di chiudere tutto. Ripeto: prendo atto dell’incapacità del calcio di agire correttamente».
SOLUZIONI – «L’emergenza riguarda anche il sistema calcio, a tutti i livelli. Stiamo scrivendo le norme che saranno approvate nel consiglio dei ministri di domani: sospensione di ritenute, contributi fiscali, premi. Tutte cose che aiuteranno anche il mondo del calcio».