La decisione di giocare a porte chiuse per un intero mese può danneggiare le casse del calcio italiano. Un problema che, nonostante resti sullo sfondo rispetto alla salute di tutti, influisce sui bilanci dei club e non solo. L’esperto giornalista Marco Bellinazzo ne ha parlato così ai microfoni di TMW Radio.
SOLDI – «È difficile fare un calcolo preciso, perché i ricavi arrivano da diverse direzioni. Con le porte chiuse vengono meno gli incassi dei botteghini, che ammontano a più di 300 milioni di euro e che verrebbero a mancare dalle casse del calcio. Si tende a pensare solo ai ricchissimi del calcio e non sembra possa essere un problema, ma la problematica esiste per tutte le persone che lavorano nel mondo del calcio, non solo per i calciatori».
DIRITTI TV – «Per quanto riguarda la fonte d’entrata principale, che sono i diritti TV, per fortuna quelli dovrebbero rimanere tali. Visto il grande contributo che i club versano nelle casse dello stato, non conviene a nessuno che le squadre falliscano. Le tasse sulle sole scommesse calcistiche superano i 200 milioni all’anno, se una parte di questi soldi venissero destinati all’aiuto del sistema sarebbe una soluzione legittima che non sottrarrebbe niente alla società visto che sono generati dallo stesso sistema».