Anche la Lega di Serie B, ovviamente, sta valutando tutte le possibili soluzioni relative alla gestione del calendario per terminare il campionato.
Vista l’emergenza Coronavirus, la cadetteria, come tutte le altre competizioni, ha subito lo stop fino a venerdì 3 aprile.
Cosa succederà dopo? Sempre ammesso che si riprenda in seguito a tale data.
Assemblea straordinaria
Nella giornata di venerdì 13, l’altro ieri, la Lega si è riunita in videoconferenza per un’assemblea straordinaria dove è stato deciso che il termine massimo per ricominciare e poter concludere la Serie B 2019-2020 sarà il 9 maggio prossimo. Tradotto, quel weekend sarà l’ultimo da cui si potrà ripartire con le sfide di campionato (spareggi inclusi) per riuscire a disputarle tutte entro il 30 giugno, fine ufficiale della stagione. Nel caso in cui, invece, l’emergenza Coronavirus facesse slittare ancora la riapertura delle manifestazioni, non ci sarebbero più i tempi necessari.
Numeri
Ad oggi si sono disputate, per intero, 28 giornate (escluso il recupero tra Ascoli e Cremonese), ne mancherebbero quindi 11, di cui 8 che sarebbero appunto congelate in questo periodo fino al 3 aprile.
Conseguenze
Premessa: le ipotesi seguenti comprendono anche play-off e play-out, ma ci sarebbe la possibilità di eventuali “forbici” che ne escluderebbero la disputa, ovvero un distacco maggiore a 9 punti tra la terza e la quarta classificata, e maggiore a 4 punti tra la quartultima e la quintultima.
Ipotesi A
Se, nella più ottimistica delle ipotesi, la Serie B, così come gli altri campionati, dovesse riprendere dal weekend del 4-5 aprile, ci sarebbe ovviamente più tempo per recuperare quelle famose 8 partite saltate, più le altre rimanenti. Chiaramente ci sarebbe bisogno di inserire un buon numero di turni infrasettimanali.
Per quanto riguarda i play-off, la corsa alla promozione in Serie A conta, per le due squadre che arriveranno in fondo, di un quarto di finale, più l’andata e il ritorno della semifinale e della finale: un totale di 5 partite. Per evitare, invece, la retrocessione in Serie C, il format prevede l’andata e il ritorno tra la quartultima e la quintultima classificata.
Dividendo i giorni (87 in questo caso), a disposizione fino al 30 giugno, con le giornate da disputare, si giungerebbe ai seguenti casi:
- Una partita ogni 5,43 giorni per le squadre che arriverebbero fino alla finale play-off, dal momento che ne dovrebbero giocare ben 16 (11 di regular season più 5);
- Una partita ogni 6,21 giorni per le squadre che arriverebbero in semifinale play-off,
- Una partita ogni 6,69 giorni per le squadre che disputerebbero i play-out;
- Una partita ogni 7,25 giorni per le squadre che arriverebbero ai quarti di finale play-off;
- Una partita ogni 7,90 giorni per le squadre che non disputerebbero né play-off né play-out.
Ipotesi Z
Se invece, come già illustrato e preso in considerazione dalla Lega, si dovesse ripartire dal 9 maggio, la situazione sarebbe molto più affrettata e di conseguenza il calendario molto più pieno e ravvicinato.
Anche in questo caso (53 giorni a disposizione), ecco il calcolo della media tra un turno e l’altro:
- Una partita ogni 3,31 giorni per le squadre che arriverebbero fino alla finale play-off;
- Una partita ogni 3,78 giorni per le squadre che arriverebbero in semifinale play-off;
- Una partita ogni 4,07 giorni per le squadre che disputerebbero i play-out;
- Una partita ogni 4,41 giorni per le squadre che arriverebbero ai quarti di finale play-off;
- Una partita ogni 4,81 giorni per le squadre che non disputerebbero né play-off né play-out.
(da questo calcolo sono escluse Cremonese e Ascoli, visto che devono ancora giocare il recupero della 28° giornata)