Nel prossimo campionato di Serie C dovrebbe esserci un derby davvero particolare: Pescara contro Pineto. Una società che è stata in Serie A (per altro con giocatori pazzeschi) contro una ‘vicina’ che si affaccia al professionismo per la prima volta. Due realtà confinanti, da sempre collegate e con tanti giocatori che sono passati da uno spogliatoio all’altro. Non è tutto, ma ci arriveremo tra poco. «Aspettiamo di essere inseriti ufficialmente nello stesso girone. È chiaro che il derby rappresenterebbe un evento straordinario, un’occasioni unica per attrarre tutti gli appassionati delle nostre terre. E al di là del loro blasone, ci faremo valere» assicura Silvio Brocco, 73 anni, presidente del Pineto, batterista e anche biologo. «E l’unico presidente che ha scritto due libri sulla propria squadra», aggiunge a metà della nostra intervista. Con la sua azienda Liofilchem che opera nel settore della microbiologia non solo ha scritto la storia del Pineto, ma è anche sponsor del Pescara. In più, i colori sociali sono gli stessi.
Il Pineto campione (Crediti: Andrea Iommarini fotografo)
Silvio Brocco e il Pineto in Serie C
È da oltre 40 anni che Silvio Brocco è dirigente del Pineto. Da presidente lo ha riportato in Serie D dopo 18 anni e per la prima volta in C. Una categoria che ha richiesto alcune migliorie allo stadio. E indovinate dove giocherà il Pineto, nel mentre? Sì, allo stadio Adriatico di Pescara. Pineto è un piccolo Comune di quasi 15mila abitanti in provincia di Teramo, un posto dove il mare è azzurro. Quando la squadra gioca in casa, allo stadio ci sono tra le 1200 e le 1500 persone. Una percentuale altissima se si parlasse solo degli abitanti di Pineto. «In realtà la squadra raccoglie anche i territori confinanti, da Roseto degli Abruzzi a Giulianova – ci spiega il presidente – e con la Serie C raccoglieremo ancora più appassionati».
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«La promozione è arrivata grazie a un ottimo lavoro nella scelta nei giocatori che abbiamo aggiunto al nostro zoccolo duro, calciatori che sono venuti al Pineto con grande piacere e voglia di vincere. Ci tengo sempre a precisare che abbiamo raggiunto due obiettivi, la promozione, ma anche la vittoria della Coppa Italia di categoria». «Dicono che la Serie C è il massimo traguardo per una realtà come la nostra – continua Silvio Brocco – io di certezze non ne ho, so che è un bel traguardo e che stiamo lavorando per fare bella figura. Intanto abbiamo affidato l’incarico di direttore sportivo a Marcello Di Giuseppe, che ha grande esperienza a questo livello».
Silvio Brocco alla batteria
La vita da batterista e la vendetta da ‘attaccante’
Il Pineto e Silvio Brocco sono legati anche nella sua seconda vita da biologo. «La società – ci spiega – è un ramo della mia azienda di biotecnologie, in pratica fa capo al mio gruppo e per questo economicamente non manca niente». Ma, come detto, nella sua vita c’è molto altro. «Negli anni Sessanta – ci racconta – abbiamo fondato una band, Le Ombre. È ancora attiva e io sono il batterista. Facciamo cover, dai Rolling Stones e i Beatles fino ai Nomadi. Abbiamo suonato anche alla festa promozione del Pineto». Infine, prima di essere dirigente, Silvio Brocco ha avuto anche un passato da calciatore. «Ogni settimana gioco ancora con gli amici nel mio campo di Pinetello – conclude – però adesso sono un attaccante, voglio vendicarmi di tutti i gol subiti».