Uno dei temi che ha tenuto banco nel calcio italiano scoperchiato dal Coronavirus, c’è anche quello relativo alla trasmissione televisiva delle partite. Dopo le parole del Ministro dello Sport Spadafora che ha accusato DAZN e Sky di non esser stata disposta a trasmettere in chiaro le partite, arriva la risposta del direttore di Sky Sport, Federico Ferri: «Abbiamo dato spazio alle dichiarazioni di Spadafora, ma la versione corretta dei fatti è un’altra e la daremo con un comunicato. Le parole del ministro dello Sport non corrispondono ai fatti. Sky da molti giorni aveva dato alla piena disponibilità sia alla visione di Juventus-Inter sui propri canali in chiaro come canale 8 e Cielo, sia alle partite di cui Sky ritiene i diritti a pagamento per tutti gli appassionati e non solo abbonati Sky».
PROBLEMA LEGISLATIVO – «Le norme e le leggi del governo però non sono superabili e la Lega Calcio lo ha più volta ribadito. Da molti giorni Sky aveva dato la piena disponibilità sia alla visione di Juventus sia alle gare che sono nel nostro pacchetto. Giusto ribadirlo da parte nostro, anche con un comunicato che sarà a breve disponibile. Le dichiarazioni di Spadafora non corrispondono alla verità dei fatti. Il decreto che permette alle attività professionistiche di proseguire è di questa mattina, si è parlato di una supposizione che abbiamo riportato e che è del tutto rispettabile del presidente dell’Assocalciatori Damiano Tommasi e ribadisco che le parole di Tommasi erano già chiare ieri come la sua posizione. Difficile che queste parole abbiano suggerito di interrompere il regolare svolgimento di una partita ad un minuto circa dal calcio d’inizio come è accaduto oggi. La partita si giocherà regolarmente. La decisione di non giocare oggi non può essere attribuita alle parole di Tommasi, questa mattina è uscito un decreto in senso opposto. Abbiamo dato conto alla posizione di Sky che si era detto disponibile per la visione in chiaro. Quello che credo sia importante è riportare la verità dei fatti. Le squadre erano pronte a giocare, da questo punto di vista è stato ampiamente superato il limite dell’accettabile alla luce di un decreto uscito stamattina”.