Spadafora e la riforma dello sport: «Prima dell’estate verrà realizzata»

by Redazione Cronache
Vincenzo Spadafora

Durante la diretta Facebook, il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha fatto il punto della situazione riguardo una possibile riforma dello sport e dei bonus che verranno erogati a fondo perduto.

RIFORMA – «Ora stiamo lavorando per la riforma dello sport e dei contratti dei lavoratori sportivi. Prima dell’estate la vedremo realizzata».

CONTRIBUTI ASD E SSD – «Da stamattina è partita la piattaforma sul sito del Ministero per le ASD e le SSD. Sono state completate 1450 domande in poche ore. Questa prima fase è aperta per società che gestiscono impianti pubblici o privati, poi apriremo a tutti. Questi sono soldi a fondo perduto, mi preme ricordarlo».

RIAPERTURA CENTRI PER LO SPORT – «C’è stato un confronto all’interno del Consiglio dei Ministri e ha prevalso la linea del ministro Speranza, che ha imposto la non riapertura di questi centri in osservanza del rispetto del distanziamento e dell’utilizzo delle mascherine. Se in altri luoghi queste norme non sono rispettate è uno sbaglio, non è un esempio positivo. È l’esempio che dobbiamo combattere tutti se non vogliamo ritrovarci nella situazione di qualche settimana fa, quando non potevamo neanche uscire di casa. Date esatte? Il 25 dovremo verificare l’impatto e la curva epidemiologica alla luce delle riaperture. Mi rendo conto che alcuni centri sportivi stanno rischiando di non riaprire, per questo ho fatto presente che dovremo prorogare le indennità a quei lavoratori sportivi che non potranno lavorare a giugno e a luglio. Prorogheremo il bonus anche per il mese di giugno e speriamo solo per il mese di giugno, perché vorrebbe dire che poi tutti hanno potuto riaprire. Capisco che coi 600€ non risolviamo il problema, ma sarà un aiuto. Credo e mi auguro che le curve e i dati siano positivi e che il ministro della salute si convinca della fattibilità delle riaperture. Poi ci confronteremo con le regioni, visto che ci sono curve diverse. Ripeto, vediamo cosa succederà e speriamo che dal 25 si possa prevedere la riapertura in certe regioni con dati incoraggianti».