Il calcio dopo il Coronavirus non sarà più lo stesso. In un certo senso, entrerà in una nuova dimensione, quella che sta già condizionando gli allenamenti di questi giorni. Nulla più come prima. Almeno fino a quando non sarà trovato un vaccino, l’accortezza sarà massima – fonte La Gazzetta dello Sport.
SPOGLIATOIO – I giocatori arrivano al campo già vestiti. Un modo per non entrare in contatto e a distanza ravvicinata con altri compagni o membri dello staff. Salta, dunque, il rituale dello spogliatoio: le chiacchiere, la musica, i balletti che costruiscono la base di un gruppo solido.
PROCEDURE – Prima di entrare nel centro sportivo un addetto della squadra misura la temperatura di tutte le persone con il permesso di entrare dentro la struttura sportiva, mentre un’altra persona fornisce l’ennesimo liquido igienizzante per le mani.
CAMPO – Solo sul campo i calciatori possono sfilarsi guanti e mascherine, per poi iniziare l’allenamento individuale in larghi spazi senza altri compagni vicino. Una riabilitazione motoria in attesa delle partitelle e degli esercizi con il pallone e il contatto fisico. Il vero snodo decisivo è il 18 maggio, quando dovrebbe arrivare l’ok per gli allenamenti di gruppo.