Tira aria nuova in Bundesliga? Complici i tre pareggi consecutivi del Bayern Monaco, in testa al campionato tedesco c’è da solo l’Union Berlino, una delle più sorprendenti realtà emergenti del calcio europeo, sbarcato quest’anno anche in Europa League. L’Union ha ormai sovvertito le gerarchie sotto la Porta di Brandeburgo, relegando l’Hertha – sempre impelagato nella lotta per non retrocedere – a un ruolo di secondo piano. Certo, il Meisterschale resta un’utopia, ma intanto i ragazzi allenati dallo svizzero Urs Fischer hanno riportato Berlino in cima alla Bundesliga dopo 13 anni: non succedeva infatti dal 21 marzo 2009, quando per qualche giorno fu l’Hertha a dominare in beata solitudine, nel mezzo di una delle stagioni più sorprendenti della storia del calcio tedesco tant’è che a fine stagione il titolo andò al Wolfsburg di Dzeko e Grafite.
In gran parte dei Paesi europei, specialmente i più piccoli, è consuetudine che la sede del potere calcistico coincida con quella del potere economico e politico: nel 2021-22 ben venti campionati europei sono stati vinti dalla squadra della capitale, dall’Albania (Tirana) alla Slovacchia (Slovan Bratislava), dalla Croazia (Dinamo Zagabria) alla Finlandia (HJK Helsinki), passando naturalmente anche per Real Madrid e Paris Saint-Germain. Sono appena dieci i Paesi in cui il titolo manca dalla capitale da oltre dieci anni: Chisinau vede sfuggirsi il titolo moldavo, vinto a ripetizione dallo Sheriff Tiraspol, dal 2011 (Dacia Chisinau), a Sofia il titolo bulgaro manca dal 2009 (Levski Sofia) per colpa del Ludogorets, in Israele il Beitar Gerusalemme non vince dal 2008 e la corsa per il titolo è solitamente una faccenda tra Haifa e Tel Aviv. In Norvegia, Oslo non ha mai brillato: il Vaalerenga ha vinto solo cinque “scudetti”, l’ultimo nel 2005. Stesso discorso per Minsk, capitale bielorussa all’asciutto dal 2004. E poi c’è l’Italia, dove dopo la doppietta Lazio-Roma nel 2000 e 2001 il titolo è sempre andato a Milano o Torino.
Ma quali sono le uniche quattro capitali europee – o perlomeno dei 54 Paesi affiliati all’UEFA in cui si gioca un campionato – a non aver ancora mai vinto un titolo nazionale dal 2000 in avanti? (Non abbiamo considerato squadre come Cardiff e San Marino, che giocano in campionati “stranieri” rispetto al Paese a cui appartengono.)
Lussemburgo – dal 1991-92
Nel campionato del simpatico Granducato, con grande sorpresa, la capitale Lussemburgo è molto poco rappresentata: dal 2004 a oggi il titolo nazionale è una faccenda tra Dudelange e Esch-sur-Alzette, città che vanta ben due rappresentanti (il Fola e il Jeunesse). L’ultimo “scudetto” della capitale risale al 1991-92, sesto e ultimo titolo dell’Union Luxembourg che nel frattempo (nel 2005) è stato rifondato, si chiama Racing FC Union Lussemburgo e lo scorso anno ha vinto la Coppa di Lussemburgo.
Scozia – dal 1959-60
Contrariamente a quanto possono pensare molti calciofili, la capitale scozzese non è Glasgow bensì Edimburgo, casa dell’Hibernian (come sanno bene i fan di Trainspotting) e degli Hearts, avversari della Fiorentina in Conference League. Tutti sappiamo invece che dal 1985 la Scottish Premier League è una faccenda privata tra Celtic e Rangers: l’ultima squadra che riuscì a intrufolarsi tra i due giganti di Glasgow fu l’Aberdeen di un non ancora “sir” Alex Ferguson. Edimburgo è all’asciutto dal 1959-60, stagione del quarto e ultimo titolo dell’Heart of Midlothian Football Club, che da allora ha dovuto accontentarsi di tre Coppe di Scozia e una Coppa di Lega.
Germania – dal 1930-31
Negli anni Trenta, per motivi anche famigerati, Berlino era il centro della vita sportiva, politica, culturale ed economica della Germania, tanto da ospitare anche i Giochi Olimpici del 1936. Naturale che lo fosse anche nel calcio, come dimostrano i due titoli consecutivi dell’Hertha Berlino nel 1930 e nel 1931, prima di un digiuno di oltre novant’anni che dura ancora oggi. Parliamo naturalmente solo di Germania unita, perché com’è noto dal 1948 al 1991 è esistita anche la Oberliga, il campionato nazionale della DDR in cui Berlino Est ha festeggiato dieci titoli della Dinamo Berlino e sei titoli del Vorwaerts, mentre l’Hertha – ostracizzata dal governo della Germania Est – si limitò a partecipare senza infamia e senza lode al campionato dei cugini dell’Ovest.
Turchia – mai!
Dal 1959 a oggi solo cinque squadre hanno vinto il campionato turco: tre di Istanbul (Besiktas, Fenerbahce e Galatasaray), il Trabzonspor di Trebisonda e il Bursaspor di Bursa. Nonostante abbia preso parte a 53 edizioni su 65, l’ Ankaragücü non ha mai recitato un ruolo all’altezza del suo status di squadra della capitale, limitandosi a sollevare due Coppe di Turchia nel 1972 e nel 1981. Attenzione, però: dal 1924 al 1951 in Turchia è esistito un frammentario ed episodico campionato turco che nel 1949 è stato vinto proprio dall’Ankaragücü.