E sarà dunque Francia-Argentina, finale inedita e anzi scontro mai verificatasi nella storia dei Mondiali prima degli ottavi di finale (a Russia 2018, vinsero 4-3 i transalpini). Lionel Messi potrebbe davvero eguagliare Maradona, quantomeno nel numero di Coppe del Mondo sollevate; la Francia potrebbe invece diventare la terza Nazionale a vincere due Mondiali di fila e Didier Deschamps potrebbe raggiungere Vittorio Pozzo nell’empireo dei due soli commissari tecnici ad aver vinto due Coppe di fila. Non solo: il prode Didì raggiungerebbe anche due mostri sacri come Pelé e Mario Zagalo, unici esseri umani ad aver vinto la Coppa tre volte. O Rey resta l’unico ad averne vinte tre da giocatore (1958-1962-1970), mentre Zagallo aveva trionfato in Messico in qualità di ct. E adesso, alcune Statistiche un po’ più Inutili.
Papaveri e Papi
Che tensione in Vaticano: Jorge Mario Bergoglio da Flores (Buenos Aires, Argentina) potrebbe diventare il primo pontefice in carica ad alzare la Coppa del Mondo dai tempi di Pio XI, al secolo Ambrogio Damiano Achille Ratti, nato a Desio e unico vicario di Cristo ad aver festeggiato non una ma ben due Coppe Rimet nel 1934 e nel 1938. A questo punto i vaticanisti più pignoli potrebbero infilare nel mazzo anche Joseph Ratzinger da Marktl (Germania), che si era dimesso nel 2013 ma era formalmente papa emerito nel 2014, quando la Nationalmannschaft trionfò al Maracanà di Rio de Janeiro: voi che dite? Ma non scherza nemmeno Emmanuel Macron, che col bis francese a Lusail potrebbe diventare il secondo capo di Stato a vincere due Coppe di fila, 84 anni dopo l’uno-due di re Vittorio Emanuele III (sempre 1934-1938). Più modestamente, Hugo Lloris potrebbe diventare il primo capitano della storia del calcio ad aver sollevato due Coppe del Mondo: le due Nazionali a vincerlo consecutivamente avevano infatti due capitani diversi, rispettivamente Giampiero Combi e Giuseppe Meazza (Italia 1934-1938) e Hilderaldo Bellini e Mauro Ramos (Brasile 1958-1962).
Fratelli e figli
Non è la prima volta che due fratelli potrebbero festeggiare un Mondiale insieme come potrebbe capitare a Lucas e Theo Hernandez, entrambi a disposizione di Deschamps. Sono già quattro gli esseri umani a cui è capitato quest’onore: si tratta di Fritz e Ottmar Walter (Germania 1954) e Bobby e Jackie Charlton (Inghilterra 1966). In caso di vittoria francese, sarebbe invece la prima volta di una coppia padre-figlio: merito di Lilian e Marcus Thuram, che entrando nei minuti finali contro il Marocco ha quantomeno avvicinato l’impresa del babbo, capace di segnare i suoi soli due gol in Nazionale proprio nella semifinale 1998 contro la Croazia.
C’è un po’ d’Italia
Grazie al gol di Theo Hernandez, la Serie A mantiene una più che rispettabile tradizione: il nostro campionato ha segnato almeno un gol in ogni semifinale Mondiale dal 1966 a oggi (da ricordare nel 1974 e nel 1978 non c’erano le semifinali). Il carosello fu aperto dal bolognese Helmut Haller in Germania-URSS 1966 e proseguito in ogni edizione, a volte anche con interpreti non così consueti come Andy Brehme (Germania-Inghilterra 1990) o il già citato Lilian Thuram (Francia-Croazia 1998). A Russia 2018 suonarono la campana lo juventino Mario Mandzukic e l’interista Ivan Perisic in Croazia-Inghilterra. Il gol di Hernandez corrisponde alla rete numero 7 segnata da giocatori del Milan a Qatar 2022: mai così tanti nella sua storia. Il record italiano è comunque saldamente dell’Inter, che nel 2002 arrivò addirittura a quota 14 gol (8 Ronaldo, 4 Vieri, 1 Emre, 1 Recoba).
Vado al Messi
È un periodo in cui Messi stabilisce un nuovo record ogni volta che respira. Dei più recenti sarete già al corrente: maggior numero di gol Mondiali nella storia dell’Argentina, record eguagliato di presenze ai Mondiali (e domenica battuto, sorpassando Matthaeus fermo a 25), eccetera. Nella finale contro la Francia gli basterà giocare 24 minuti per raggiungere quota 2.218 minuti giocati ai Mondiali e superare così Paolo Maldini, al momento detentore di questo record a quota 2.217. Superfluo aggiungere che, con un gol, entrerebbe nel ristretto club dei giocatori che hanno segnato sia in una finale di Coppa dei Campioni che in una Mondiale: al momento sono solo in sei, Juan Alberto Schiaffino, Ferenc Puskas, Zoltan Czibor, Gerd Muller, Zinedine Zidane e Mario Mandzukic (quella di Schiaffino nel 1950 non era propriamente una finale, ma ci siamo capiti).
I magnifici nove
Ma in Argentina-Croazia Leo Messi è entrato a far parte di un’altra élite di calciatori, gli unici capaci di segnare agli ottavi, ai quarti e alle semifinali dello stesso Mondiale. Con Messi sono nove in tutto: gli altri otto sono Oldrich Nejedly (Cecoslovacchia 1934), Gyula Zsengeller (Ungheria 1938), Gyorgy Sarosi (Ungheria 1938), Salvatore Schillaci (Italia 1990), Roberto Baggio (Italia 1994), Hristo Stoichkov (Bulgaria 1994), Davor Suker (Croazia 1998) e Wesley Sneijder (Olanda 2010). Solo uno di questi otto riuscì a ripetersi anche nella finale per il primo posto, e si trattava di Sarosi; ma NESSUNO di loro ha vinto il Mondiale. Pulce avvisata…