Siamo già arrivati a metà! Le prime 32 partite di Qatar 2022 fanno registrare un Mondiale che si attesta numericamente sulle cifre delle ultime edizioni: 81 gol per la media gol (un po’ bassina) di 2,53 reti a partita, un po’ meno del 2,64 di Russia 2018, un po’ più del 2,27 di Sudafrica 2010. Questo Mondiale compensa con una grande incertezza a 90 minuti dalla fine dei gironi: appena cinque squadre su 32 sono già certe del proprio destino. Tre promosse (Francia, Brasile e Portogallo) e due bocciate (Qatar e Canada): le altre sono ancora tutte in ballo. Erano state così poche solo nel 2010, quando all’ultima giornata dei gironi erano in ballo ancora in 28 su 32; quattro anni fa, in Russia, ben 13 squadre su 32 non avevano obiettivi all’ultimo turno della fase a gironi.
Affari di famiglia
Nei minuti finali di Francia-Danimarca si sono affrontati i figli d’arte Marcus Thuram e Kasper Schmeichel, bonariamente osservati dai rispettivi papà in tribuna. A Francia 1998, tuttavia, la sfida tra Lilian e Peter era saltata perché Francia e Danimarca s’erano affrontate nella terza partita di girone, con i bleus già qualificati che avevano operato un massiccio turnover e lasciato a riposo il possente difensore allora a Parma. Non è comunque la prima volta che due coppie di padri e figli si trovano e si ritrovano nella storia del torneo, almeno all’interno delle liste dei convocati: era capitato anche alla Francia dei Djorkaeff e all’Uruguay dei Forlan, avversari nel 1966 (Jean contro Pablo) e nel 2002 (Youri contro Diego). Nemmeno in quel caso, però, erano scesi in campo quattro su quattro.
Un conosciuto alla porta
In questi giorni la Juventus ha bisogno di un estremo difensore? Niente di meglio di Wojciech Szczesny, che in Polonia-Arabia Saudita è diventato il secondo portiere della storia bianconera a parare un rigore nei tempi regolamentari di una partita dei Mondiali dopo Gianluigi Buffon, che aveva ipnotizzato Ahn Jung-Hwan nella famigerata Corea del Sud-Italia 2002. Solo una squadra può vantare più portieri diversi capaci di parare un rigore ai Mondiali e si tratta ovviamente del Real Madrid: il leggendario Ricardo Zamora (contro il Brasile nel 1934), Iker Casillas che ne ha parati addirittura due (contro l’Irlanda nel 2002, contro il Paraguay nel 2010) e il recentissimo Thibaut Courtois, che ha parato un rigore al canadese Alphonso Davies una settimana fa. Szczesny entra anche in una seconda Statistica Inutile di giornata: lui e il brasiliano Alisson sono i due soli portieri ad aver giocato 180 minuti senza subire gol (il Marocco ha alternato tra i pali Bounou e Munir). Entrambi facevano parte della rosa della Roma di Luciano Spalletti, stagione 2016-2017.
Coppa Davies
Con il gol dopo 62 secondi di Alphonso Davies alla Croazia, dieci minuti dopo aver vinto nel tennis la sua prima storica Coppa Davis, anche il Canada ha finalmente segnato il suo primo gol in un Mondiale! C’è riuscito alla quinta partita, una in meno della Bolivia che era rimasta a secco addirittura per due edizioni (1930 e 1950) prima di sbloccarsi al terzo tentativo a USA 1994. Grazie anche al gol di Muntari del Qatar, rimangono quindi appena quattro i Paesi che hanno partecipato ai Mondiali senza mai segnarci: le Indie Olandesi (1938), che sono attualmente conosciute come Indonesia; lo Zaire (1974), attualmente conosciuto come Repubblica Democratica del Congo; la disastrosa Cina di Milutinovic (2002) e il pittoresco Trinidad & Tobago di Leo Beenhakker (2006), del quale vi mostriamo l’unico punto, uno 0-0 all’esordio contro la Svezia.
Chi ben finisce…
I maxi-recuperi di Qatar 2022 stanno sorprendentemente facendo le fortune dell’Iran: dopo aver segnato all’Inghilterra il gol più tardivo della storia dei Mondiali (Taremi su rigore al minuto 102:29), il Team Melli si è ripetuto anche contro il Galles, andando in vantaggio al 98′ e chiudendo la partita al minuto 100:36 con il gol in contropiede di Rezaeian. Dunque, i soli due gol segnati ai Mondiali ai tempi regolamentari oltre il centesimo minuto sono iraniani! A questo punto, in caso di storica qualificazione agli ottavi, invitiamo i ragazzi di Queiroz a buttare giù anche un record tutto italiano: quello di Alex Del Piero, autore del gol più tardivo in assoluto ai Mondiali, lo 0-2 di Germania-Italia 2006 al minuto 120:14.
Enner Smile
In Olanda-Ecuador, nonostante la prestazione straziante dei suoi oranje, Louis Van Gaal ha eguagliato Vittorio Pozzo come l’allenatore con più panchine ai Mondiali (nove) senza nemmeno una sconfitta. Certo, Pozzo ci aggiunge il carico di due Coppette consecutive, ma non è mica da questi particolari che si giudica un selezionatore. E un centravanti? Per esempio, Enner Valencia, diventato il quarto calciatore della storia a segnare 6 gol consecutivi per il suo Paese ai Mondiali, ma il primo a riuscirci in due edizioni distinte (2014-2022), che la dice lunga anche sulla sua longevità calcistica. Gli altri tre esaurirono il loro filotto nel giro di poche settimane: stiamo parlando della Pantera Nera Eusebio (Portogallo 1966), dell’indimenticabile Paolo Rossi (Italia 1982) e dell’altrettanto indimenticabile Oleg Salenko (Russia 1994), unico giocatore ad aver segnato una cinquina ai Mondiali.
Le Statistiche che non ti ho scritto
Vittoria con giallo per il magnifico Marocco, che ha battuto 2-0 il Belgio con gol di…? Sì, perché la prima rete era stata assegnata ad Abdelhamid Sabiri, che perciò sarebbe diventato il secondo sampdoriano di sempre a segnare ai Mondiali 24 anni dopo Sinisa Mihajlovic, che sempre su punizione aveva deciso Jugoslavia-Iran nel 1998. C’era di più: Sabiri sarebbe diventato in quel caso il secondo maghrebino della storia a giocare a Genova e segnare su punizione ai Mondiali contro il Belgio dopo il tunisino Raouf Bouzaiène, in rete contro i Diavoli Rossi nel 2002. Ma tutto questo florilegio di Inutilità è scomparso come lacrime nella pioggia quando la FIFA ha rettificato, assegnando lo 0-1 marocchino al capitano Saiss, che aveva sfiorato la punizione del compagno. Ma noi il gol di Bouzaiène ve lo mostriamo lo stesso.
Gran finale
Ultima curiosità su Brasile-Svizzera: il primo marcatore della storia dei Mondiali a far rima con -emiro (Casemiro) non poteva che comparire a Qatar 2022.