Da quanto non succedeva che Inter, Milan e Juventus perdessero tutte insieme nella stessa giornata? Dalla sesta giornata del 2015-16 e anche allora c’era di mezzo il Napoli, che il sabato sera aveva battuto 2-1 la Juventus prima che il giorno dopo il Milan perdesse 1-0 in casa del Genoa e l’Inter completasse l’opera franando a San Siro per 1-4 contro la Fiorentina di Paulo Sousa. Più difficile: da quanto non succedeva che Inter, Milan, Juventus e Roma perdessero tutte insieme nella stessa giornata? Dal 13 febbraio 1955: Genoa-Roma 1-0, Lazio-Juventus 2-1, Milan-Sampdoria 1-3, SPAL-Inter 2-0. Ancora più difficile: da quanto non succedeva che le due milanesi e le due torinesi, espressione delle città che si sono divisi tutti gli scudetti dal 2002 a oggi, perdessero quattro partite nella stessa giornata? E qui dobbiamo arrenderci: a quanto ci risulta, è la prima volta nella storia della serie A che capita una cosa del genere.
La legge Mammì
La vetrina se la prendono i fatti dell’U-Power Stadium di Monza, dove il presidente dei brianzoli usufruisce per la seconda volta in vita sua dei benefici della legge Mammì. Stavolta non nel senso di Oscar, il Ministro delle Poste e Telecomunicazioni che il 6 agosto 1990 cambiò la vita delle televisioni private con la legge omonima, ma di Angelo, attaccante del Catanzaro che il 30 gennaio 1972 aveva segnato lo storico gol della prima vittoria in serie A di una squadra calabrese proprio ai danni della Juventus. Fino a ieri il Catanzaro era stata l’unica squadra della storia a vincere la sua prima partita in serie A contro i bianconeri, ma il Monza di Gytkjaer ha ripetuto l’impresa: se ci riesce, la Juve può consolarsi al pensiero che nel 1971-72, poi, era stata proprio lei a vincere lo scudetto… Ma intanto complimenti anche a Raffaele Palladino: l’ultimo allenatore a conquistare la sua prima vittoria in serie A contro la Juventus era stato Aurelio Andreazzoli (Roma-Juventus 1-0, 16 febbraio 2013) che però ci aveva messo una partita in più, riuscendoci alla seconda panchina in massima serie.
La Signora in rosso
Tra i lati negativi della crisi juventina, anche la sorprendente affinità col cartellino rosso: tre espulsioni nelle ultime due partite, con Angel Di Maria finito anzitempo sotto la doccia dopo Arkadiusz Milik e Juan Cuadrado contro la Salernitana. Era mai successo che la Juve collezionasse tre rossi in due partite consecutive di serie A? Solo una volta, autunno 1998, con Alessandro Birindelli espulso il 18 ottobre a Vicenza e Zinedine Zidane ed Edgar Davids espulsi la domenica successiva in Juventus-Inter. Ma in quel caso almeno erano arrivati quattro punti…
Gasp in aumento
L’Atalanta non soffre di vertigini e mantiene la vetta con uno 0-1 brutto sporco e cattivo in casa della Roma di Mourinho: per la prima volta in carriera, dopo sette tentativi andati a vuoto, Gian Piero Gasperini è finalmente riuscito a passare in vantaggio (e mantenerlo) contro lo Special One, a cui è accomunato anche dal giorno in cui festeggiano il compleanno (26 gennaio 1958 Gasp, 26 gennaio 1963 Mou). Oltretutto, in una giornata in cui entrambi gli allenatori delle milanesi hanno voluto o dovuto sostituire già all’intervallo (o anche prima) ben due giocatori che nel primo tempo avevano ricevuto un cartellino giallo, Gasp ha chiuso tenendo in campo tutti e sette i giocatori ammoniti, divertendosi semmai a sostituire tutti gli altri… Tra quelli che sono rimasti in spogliatoio dopo il primo tempo, anche i due ragazzi che avevano confezionato l’azione decisiva: assist di Rasmus Højlund e rete di Giorgio Scalvini, vale a dire il primo gol della storia della serie A segnato da un classe 2003 su assist di un altro classe 2003.
Uno sconosciuto alla porta
Vicende strane anche a Udine, dove l’Inter si fa travolgere dalla marea bianconera senza colpo ferire. Le prime cartucce Simone Inzaghi se l’era giocate confusamente nel primo tempo, ricorrendo a ben due sostituzioni per scelta tecnica dopo mezz’ora: fuori gli ammoniti Bastoni e Mkhitaryan per Dimarco e Gagliardini. L’ultima volta in serie A che l’Inter aveva effettuato due sostituzioni nel primo tempo risaliva al 7 marzo 2009: Genoa-Inter, allenatore Mourinho, ma in quel caso Materazzi e Burdisso erano stati sostituiti per infortunio. Così gode l’Udinese di Sottil, alla quinta vittoria consecutiva (ma Guidolin è arrivato anche a otto), che con lo sloveno Jaka Bijol rinnova una simpatica tradizione: far segnare il primo gol in serie A ai suoi tanti giocatori sconosciuti proprio contro l’Inter. Senza tornare indietro fino ai tempi di Cecco Beppe, nel Ventunesimo Secolo era capitato anche il 19 febbraio 2005 a Henok Goitom (chi??), il 19 maggio 2013 a Gabriel Silva (ehhh??), il 28 maggio 2017 ad Andrija Balic (cosa????) e il 25 aprile 2012 a Danilo Larangeira (dai, questo è più famoso, l’ex difensore anche del Bologna).
Gli anti-specialisti
La Fiorentina ritrova la vittoria dopo sei giornate, ma non il feeling dal dischetto: dopo l’errore di Jovic contro la Juventus, stavolta è toccato a capitan Cristiano Biraghi sbagliare dagli 11 metri. Così Biraghi potrà ora vantarsi al bar con gli amici di far parte di un ristrettissimo club di calciatori che hanno tirato almeno 5 rigori in serie A sbagliandone più della metà (nel suo caso 3 su 5). Sempre senz’andare troppo indietro nel tempo, altri illustri membri di questa specie di Circolo Pickwick sono anche Marek Hamsik (9 rigori sbagliati su 16) ed Emanuele Calaiò (5 rigori sbagliati su 9).
Ciro d’Italia
Immobile non tiene fede al proprio cognome e si muove eccome, spolpando viva la povera Cremonese con una doppietta nella prima mezz’ora che lo rende – e chi se non lui – il primo giocatore italiano a segnare una doppietta in questa serie A, addirittura alla settima giornata. Dato più interessante nonché più inutile, la Cremonese è la 33^ vittima diversa di Immobile su 35 squadre incontrate in totale in serie A: alle fauci di Ciro sono sfuggite solamente Siena e Carpi. Il prossimo 10 novembre, nel derby dei presidenti candidati alle elezioni con Forza Italia (Lazio-Monza), Ciro avrà l’occasione di salire a 34 su 36.
Oye Como Va
Deviazione finale in serie B per aggiornarvi sulle sorti di Cesc Fabregas e Patrick Cutrone, la strana coppia che si è messa in vetrina in una pirotecnica Como-SPAL 3-3. Intanto, l’ex fuoriclasse di Arsenal e Barcellona ha messo a referto il suo primo assist nel campionato cadetto: un campione del mondo non ci riusciva dal 12 marzo 2017, quando in Vicenza-Pisa 2-1 Cristian Zaccardo aveva scodellato un cross di sinistro per il colpo di testa di Giulio Ebagua. Ancora più notevole la statistica su Cutrone, che ha segnato la sua prima doppietta in serie B alla stessa squadra a cui aveva rifilato la prima doppietta in serie A: ovvero la SPAL, già purgata di sabato pomeriggio (!) il 10 febbraio 2018, in uno 0-4 del Milan in cui – altri tempi – erano andati a segno anche Lucas Biglia e Fabio Borini, oggi due stelle del campionato turco.