Premessa fondamentale: le controanalisi ci diranno se Paul Pogba è confermato positivo al testosterone. Non stiamo facendo nessun paragone. Semplicemente, siamo andati a ricercare gli altri casi in cui la sostanza riscontrata nel suo test, il testosterone, ha incrociato lo sport. Ripercorriamo insieme queste due storie.
Pogba e il testosterone, i due precedenti
In molti avranno visto la serie su Netflix sul caso Alex Schwazer. Il marciatore italiano (oro olimpico a Pechino 2008) dopo aver scontato una squalifica di quasi quattro anni per uso di EPO (un ormone che serve per la riproduzione di globuli rossi), poco prima delle Olimpiadi di Rio de Janeiro viene trovato positivo al testosterone. La richiesta di squalifica è di otto anni (la recidiva è un serio aggravante). Sulla vicenda, però, sorgono subito dei dubbi. Schwazer si ritiene assolutamente innocente e dalle analisi dei campioni d’urina prelevati all’atleta risulta una concentrazione di DNA molto alta. Cosa che, secondo la difesa di Schwazer, dimostrerebbe la manipolazione delle provette.
Il processo va avanti per tre anni, fino al 18 febbraio 2019 quando il Gip del Tribunale di Bolzano richiede l’archiviazione del procedimento penale a carico di Schwazer per non aver commesso il fatto. Ma non solo, lancia accuse pesanti: «È accertato con alto grado di credibilità razionale che i campioni d’urina prelevati a Schwazer siano stati alterati allo scopo di farli risultare positivi per ottenere la squalifica dell’atleta», dice Walter Pelino, gip del tribunale di Bolzano. La WADA (World Anti-Doping Agency) in un comunicato critica le decisioni processuali. Schwazer, nel frattempo, presenta ricorso al Tribunale svizzero per ottenere una sospensione della squalifica per partecipare alle Olimpiadi di Tokyo. Ma non la ottiene. La sua carriera, probabilmente, si chiuse così.
Il caso Armstrong
Diverso, invece, fu l’episodio che ha legato il testosterone a Lance Armstrong, ex ciclista professionista vincitore di sette Tour de France dal 1999 al 2005, tutti revocati dopo la sua ammissione di aver fatto uso di sostanze dopanti, tra cui appunto il testosterone in tutte e sette le edizioni del Tour. Nel caso di Armstrong, l’utilizzo del testosterone fu ammesso dall’atleta stesso in un’intervista-confessione rilasciata alla giornalista statunitense Oprah Winfrey, che fece il giro del mondo in pochi minuti. Fu un vero shock per il mondo del ciclismo e dello sport. Accadde il 17 gennaio 2013.
Ma che cos’è il testosterone e che effetto fa sul corpo di uno sportivo
Il testosterone è un ormone che viene prodotto dal nostro corpo naturalmente ma che può essere assunto, anche sotto forma di gel o pomata. Aumenta la produzione di globuli rossi (e quindi riduce la fatica) o la massa muscolare. Per questo è considerato un prodotto illecito per gli sportivi. È per questo costa pesanti squalifiche per coloro che ne risultano positivi.