di Gabriele Codeglia
Il Genoa si aggiudica il Derby della Lanterna. Al ‘Ferraris’ finisce 1-2 per i rossoblu che con questi tre punti mantengono intatto il vantaggio in classifica sul Lecce, vittorioso in casa con il Brescia.
Successo nella stracittadina che mancava dall’8 maggio 2016: 3-0 con Gasperini in panchina.
La Sampdoria va sotto al 21′, quando Colley calcia la gamba di Pandev all’interno dell’area e Criscito trasforma dal dischetto. Ma Gabbiadini riporta il risultato in parità dieci minuti più tardi, sfruttando un rimpallo. Sul finire di frazione viene annullato un gol a Lerager, per posizione di fuorigioco. Ma lo stesso centrocampista danese diventa il match winner, al 72′: errore di Bereszynski, Jagiello recupera e Lerager calcia dal limite, infilando Perin sul primo palo.
TOP
CRISCITO – Ottavo rigore stagionale spedito in rete: zero errori dal dischetto. Il capitano dei rossoblu è una sentenza dagli undici metri. Gol che sblocca il derby e porta avanti i suoi. Sfortunato nel tentativo di deviazione che permette a Gabbiadini di pareggiare i conti. Partita da capitano vero: la nave ormai è in salvo. Glaciale.
JAGIELLO – Un finale di stagione in crescendo. Altro match di grande fattura, tanta corsa e sacrificio. Strappa il pallone dai piedi di Bereszynski credendoci fino all’ultimo, poi consegna la posta a Lerager che confeziona l’1-2. Azione importantissima che rimarrà sicuramente nella memoria dei tifosi genoani. Mastino.
GABBIADINI – Quarto gol nelle ultime sei partite. Segna come era successo all’andata, ma questa volta non basta. Scaltro e freddo a ribadire in rete un pallone vagante che permette alla Samp di rientrare in partita tempestivamente. Si spegne un po’ con lo scorrere del secondo tempo, ma là davanti è sempre un punto di riferimento. Leader.
FLOP
BIRASCHI – Soffre, è visibilmente in affanno e impreciso. Jankto è una spina nel fianco. L’ammonizione è il riassunto della sua prestazione. Rivedibile.
COLLEY – Maldestro e impacciato. L’intervento su Pandev è uno di quelli che si fanno al 90′ quando non si ha più ossigeno al cervello, ma in realtà è soltanto l’inizio del match. Alterna buone prestazioni a black-out clamorosi. Disconnesso.
BERESZYNSKI – Si vede che è nervoso ed elettrico dal primo minuto. Il pallone perso che da il via al definitivo vantaggio del Genoa lo condanna a diventare il peggiore in campo. Non è più il bel terzino che si era visto lo scorso anno. Guastafeste.