Allo Stadio Olimpico Grande Torino conferenza stampa di presentazione per il nuovo direttore sportivo granata, Davide Vagnati.
Prima di prendere la parola, però, è intervenuto il presidente del Toro, Urbano Cairo, che ha commentato così l’arrivo dell’ex Spal.
RETROSCENA – «Sono sincero: mi stava un po’ sulle palle. Nel 2016 ci incontrammo quando il nostro portiere era Alfred Gomis: prendemmo Hart, con Vagnati si mise a trattare Petrachi. Fu durissima, mi è stato subito antipatico. Ma quando incontro persone che mi fanno disperare dal punto di vista delle negoziazioni…»
SCELTA – «Ci siamo conosciuti e ne è nato un rapporto positivo. Ho pensato a lui per ciò che voglio per il prossimo anno. Davide è giovane, è affamato e voglioso di fare bene. Ma ha anche umiltà e l’atteggiamento giusto: non fa voli pindarici e sta con i piedi per terra. Questo mix ci vuole sempre ed è una caratteristica che piace anche ai nostri tifosi. Ringrazio la Spal per aver lasciato subito libero Vagnati, così può già conoscere l’ambiente. C’è bisogno del suo supporto fin da subito, credo sia un buon modo per ricominciare, per chiudere bene e ripartire ancora meglio».
Il numero uno del club ha poi fatto il punto su Moreno Longo e sulla sua possibile partenza già al termine della stagione.
LONGO – «Crediamo in lui. L’ho scelto a febbraio e non ha ancora avuto il tempo per lavorare. C’è grande fiducia e stima, l’ho sentito spesso in quest’ultimo periodo. I nomi che leggo sul suo eventuale successore sono totalmente inventati: non essendoci notizie bisogna aiutarsi e lavorare di fantasia, ma qui si è andati al di là dell’immaginabile. Noi samo totalmente in appoggio a Longo».
Arriva quindi il turno del DS Vagnati.
ALLENATORE – «Leggo tanti nomi, ma questo non fa bene. Siamo convinti di avere il miglior allenatore possibile per l’obiettivo che ci siamo fissati, abbiamo grande fiducia nel mister e nei ragazzi. Dobbiamo restare vicini a portare termine la stagione. Poi, come sapete, nel calcio ogni giorno siamo tutti in discussione. Di indispensabile c’è solo il proprietario che mette i soldi. Tutti possiamo guadagnarci o meno la fiducia della società. Non bisogna dare nulla per scontato, ma valutare sul campo i professionisti. I risultati faranno la differenza: non solo quelli numerici, ma anche relativamente alla condivisione del progetto e alla valorizzazione dei giocatori».
MERCATO – «Quando si attraversa un periodo di crisi come questa, proprio a livello mondiale, ci sarà poi indubbiamente un punto interrogativo sulle risorse e sugli sponsor. Evidentemente lo scambio di calciatori può essere un qualcosa di vantaggioso. Avere creatività o prendere magari qualche giocatore meno conosciuto saranno aspetti molto importanti, così come sarà importante lo scouting. Per quest’ultimo punto, posso dire che, personalmente, mi piace molto guardare e analizzare le partite dei campionati esteri».
BELOTTI – «Gli ho parlato. Lui mi ha dimostrato con i fatti quella che è la sua professionalità e il suo attaccamento ai valori del Toro: Andrea sta vivendo una condizione psico-fisica importante. Si sta allenando molto bene».
ROSA – «Sono un discreto podista, ma non mi occupo di parte atletica. Lo staff sta lavorando in questa direzione per raggiungere una condizione accettabile. Pian piano bisognerà poi ricondizionare i ragazzi: è una cosa strana, non è mai successo che il campionato si fermi e si ritorni a giocare a temperature altissime. Però dovremo farci trovare subito pronti. Ho visto ragazzi consci della classifica e vogliosi di dimostrare il loro valore».