Ai microfoni di Torino Channel, Moreno Longo ha parlato della trasferta che attende domani la squadra. Il Torino sfiderà l’Inter per chiudere la giornata.
SUL CAMPIONATO – «Questo format è sconosciuto a tutti, oggi lo stiamo testando conoscendo pregi e difetti. La capacità di adattamento deve distinguerci: adattarci è la soluzione migliore».
SUL GRUPPO – «Non ci sono segreti, questo format non permette di allenarti: oggi nessuno si può allenare, ma soltanto gestire la fase di recupero dei calciatori. E bisogna preparare le partite in pochissimo tempo”.
I 5 CAMBI – «Può essere un’opportunità futura, cinque sostituzioni possono essere utili per gestire meglio il gruppo. Ma, per quanto mi riguarda, i cambi vanno fatti se la squadra necessita di sostituzioni: non bisogna farli per forza per dare minutaggio, ma si interviene se ce n’è bisogno».
LA GARA DI DOMANI – «Affrontiamo una grandissima squadra, ha grandi giocatori e un grandissimo allenatore. Ci confronteremo con una big, vogliamo fare una grande prestazione per uscire con dei punti da San Siro. Sono forti sui cross, nelle ultime 9 partite ha mandano in gol 9 giocatori differenti: è una squadra evoluta, per noi banco di prova importante».
CHE TORINO SARÁ – «Non mi piace dare troppe indicazioni sulla formazione, cerco sempre di mettere quella migliore possibile: dobbiamo valutare tutti gli aspetti, assecondare le scelte a seconda dei recuperi».
IL SEGRETO DEL TORO – «Credo nell’unità del gruppo, il fattore coesione e squadra può essere sempre determinante per raggiungere gli obiettivi. Il Toro ne ha fatto la storia, per noi deve essere un valore aggiunto».
SU BELOTTI – «Il Gallo ha qualità da grandissimo attaccante, quando è in fiducia come adesso può segnare in qualsiasi momento. Noi cerchiamo di metterlo nelle condizioni migliori per esprimersi al meglio, siamo a disposizione delle sue caratteristiche. Tra noi c’è grande dialogo, al di là dei consigli credo che l’utilità di Belotti sia fatta dove lui è convinto di esprimersi al meglio: cerco di metterlo nella condizione mentale e tecnico-tattica migliore».
SU MEITÈ E VERDI – «Non mi piace parlare di singoli, dico che Meité è un giocatore che sta offrendo grandi prestazioni: ho un rapporto schietto, sa cosa penso di lui e non abbiamo ancora visto la versione migliore ma insieme stiamo cercando di raggiungere livelli più alti. Su Verdi, dico che si è presentato bene post-lockdown anche se l’infortunio lo ha frenato. Anche lui, nella posizione corretta e servendolo con palla a terra e più vicino alla porta, può dare il meglio di sé».
SUL FUTURO – «In questo momento conta solo il Toro: lo dico anche ai ragazzi, non possono esistere interessi personali. Conta solo l’unità d’intenti e la voglia di raggiungere l’obiettivo, il focus è mettere da parte l’io e pensare solo come noi per disputare queste partite molto importanti».