Lo spogliatoio. Esiste luogo più bello al mondo?
Lo spogliatoio è un incredibile amplificatore di emozioni; mette a nudo le nostre paure, rivela agli altri lati nascosti della nostra personalità.
Ci rende imbattibili o estremamente vulnerabili, per questo ognuno esorcizza la tensione a modo suo.
C’è chi parla con il compagno, chi si chiude in una concentrazione silenziosa; chi ascolta musica e chi esegue la sua routine con cura maniacale. Ogni Santa Domenica.
Poi ci sono io.
Entro per primo e mi sistemo al solito posto, nell’angolo dietro la porta. Da qui si vede tutto; ormai conosco gli altri così bene che da come affrontano il pre-partita posso già quasi prevedere come giocheranno.
Lucido le scarpe con la solita spazzola e il grasso di foca della stessa marca dal 1998. Mi fascio stretto le caviglie, badando a non invertire il senso del bendaggio. Sistemo ordinatamente i pantaloncini e i calzettoni sulla panca, appoggio i parastinchi sopra la felpa. Mentre parla il mister, tengo a mente i nomi di chi va in barriera e di chi e come è disposto sui calci piazzati. Non posso farmi trovare impreparato.
Scorro le facce dei miei compagni una ad una, mentre si compie il rito: a chi guarda per terra vorrei dire che non c’è niente di peggio della paura o dell’indifferenza, per disonorare questo gioco.
Il calcio non ammette paura e indifferenza, solo dedizione e passione incondizionata. Li esige e se li merita, per quel che ne so.
Indosso la maglia che il dirigente mi lancia ormai quasi alla cieca, e lei volteggia lieve e poi si lascia stringere forte dalla mia mano. Sa che mi appartiene.
Il mister ha concluso: un applauso di incoraggiamento e posso finire di prepararmi. Indosso la felpa, bevo un goccio d’acqua, mi bagno i capelli; passo in rassegna di nuovo i compagni; una pacca sul petto ad ognuno di loro prima di uscire per il riscaldamento.
Non ho ancora capito perché io faccia tutto questo o perché abbia così tanto valore per me. Orgoglio, passione? Forse per la gloria, alla faccia di quelli che la gloria vanno a cercarla in Cina a suon di milioni.
La mia vita è tutta qui, tra il rettangolo verde e queste quattro mura, e tanto basta.
Lo spogliatoio, la mia squadra.
Esiste qualcosa di più bello al mondo?