La classifica
Al termine della prima fase, che continuerà ad essere giocate di martedì e mercoledì, ci sarà una classifica generale che avrà i seguenti effetti. Le prime 8 voleranno direttamente agli ottavi, mentre le squadre dal 9° al 16° posto dovranno fare uno spareggio con quelle che sono arrivate dalla 17° alla 24° posizione con degli incroci da tabellone NBA (9°-24°, 10°-23° etc etc). Le 8 squadre che avranno la meglio raggiungeranno le altre 8 agli ottavi, mentre coloro che perderanno gli spareggi saranno retrocessi in Europa League.
La Champions proseguirà con gli ottavi di finale, che seguiranno gli incroci da tabellone NBA nel modo che vi abbiamo detto prima: poi i quarti, le semifinali e la finale di sabato.
Una Champions lunga
Con questo profondo cambiamento, saranno in tutto 209 le partite rispetto alle 125 attuali. Praticamente il 70% in più. I turni ad eliminazione diretta saranno compattati: i campionati nazionali temono che l’aumento delle partite sottragga loro risorse. È stato convocato per quest’oggi il board delle Leghe è un’assemblea straordinaria, anche perché l’Uefa presenterà il progetto martedì. E non vuole perdere tempo, così da chiudere ogni tipo di discorso sull’eventuale Superlega, approvare la modifica ad aprile e cominciare la vendita dei diritti.
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No al posto fisso
Una differenza rispetto al primo progetto presentato due anni fa è l’assenza di posti fissi. Esclusi i vincitori della precedente edizione della Champions League, le altre 35 squadre dovranno qualificarsi sul campo. L’obiettivo è avere un fatturato annuo che superi i 4 miliardi di euro.
Per quanto riguarda l’Europa League e la neonata Conference League, non cambierà niente: le squadre rimarranno 32, con le “retrocessioni” a stagione in corso. Considerando tutte e tre le competizioni, saranno ben 100 le squadre che giocheranno in Europa a partire dal 2024.