Il proprietario e presidente dell’Udinese, Gino Pozzo, ha scritto una lettera, indirizzata al Ministro Spadafora, al presidente del Coni, Giovanni Malagò, al presidente della Figc, Gabriele Gravina, al presidente della Lega di Serie A, Paolo Dal Pino, e al presidente della Regione Friuli- Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga.
Il patron dei bianconeri ha voluto sottolineare i punti fondamentali legati alla ripresa degli allenamenti per lunedì prossimo, 18 maggio.
Secondo Pozzo, sussistono rischi sanitari, ovvero per quel che riguarda l’eventuale contagio anche di un solo membro di squadra e staff e i conseguenti tempi necessari per ottenere i risultati del tampone e dei vari test.
Ci sono poi anche rischi per l’integrità dei lavoratori e di terzi, per cui le contromisure proposte, cioè la sottoscrizione di polizze assicurative «presentano ineludibili limiti di efficacia, in quanto, come è noto, nessuna copertura assicurativa mantiene la propria validità nel caso di contestazioni sulla sussistenza di una colpa grave per eventi che avrebbero potuto comunque essere previsti».
Infine, Pozzo parla di rischi societari: «Ci troviamo di fronte alla concreta prospettiva che gli amministratori, gravati di oneri irragionevoli, si autosospendano dalle proprie funzioni, in quanto non si può loro chiedere di diventare una sorta di “fusibile”per una situazione di portata oggettiva che deve trovare ben altri strumenti di salvaguardia».
In conclusione, il numero uno dei friulani chiede che «il Governo, italiano […] valuti l’adozione di un provvedimento legislativo ad hoc che possa manlevare i dirigenti della nostra società, così come di tutte le altre, delle altrimenti ostative responsabilità che dovremmo essere costretti ad indebitamente accollarci».