Ospite a Udinese Tonight, Juan Musso ha parlato di come la squadra sia stata coinvolta dall’emergenza Coronavirus e ha fatto il punto sulla partita giocata contro la Fiorentina e sulla stagione dei bianconeri:
SULLE PORTE CHIUSE – «Quella di ieri è stata una giornata strana: siamo abituati a giocare con tifosi e il silenzio delle porte chiuse ci ha costretti a concentrarci di più. La squadra è stata brava a mettere in secondo piano questo ostacolo. Abbiamo temuto fino all’ultimo che saltasse anche la giornata di ieri. Mi rendo conto che per le autorità competenti prendere sia molto difficile prendere decisioni in una situazione di tale emergenza. Personalmente attendo sempre con trepidazione il momento di scendere in campo, ma in questo caso bisogna rispettare le decisioni che vengono prese per la nostra salute e remare tutti nella stessa direzione».
SULLA SITUAZIONE -«Anche noi giocatori ovviamente stiamo prendendo le dovute precauzioni, evitando contatti non necessari, non mangiando negli spogliatoi e via dicendo. La settimana scorsa il nostro pensiero era rivolto principalmente a preparare la gara con la Fiorentina. Ora non sappiamo cosa succederà ma siamo disposti a fare ciò che ci viene richiesto per far fronte all’emergenza.»
SULLA PARTITA CON LA FIORENTINA – «Contro la Fiorentina abbiamo avuto la possibilità di ottenere i tre punti. Abbiamo trovato un’avversaria che si è difesa molto, ma siamo comunque riusciti a creare delle occasioni. Ora è difficile dire se questo punto servirà o meno, noi però continuiamo ad affrontare ogni partita per vincere».
SUL GIRONE DI RITORNO – «Il periodo di flessione che ho avuto all’inizio del girone di ritorno è stato caratterizzato da un paio di errori per me inconsueti, che un portiere può commettere anche quando sta bene. Non è facile mantenere la calma in questo caso, ci vuole la consapevolezza del lavoro che svolgi ogni giorno e la voglia di superare le difficoltà. L’aspetto che voglio migliorare di più? La mentalità, l’essere di volta in volta più cosciente di ciò che ha bisogno la squadra».