La Masia è uno dei luoghi più suggestivi quando si parla di calcio, un’istituzione che non è un semplice e puro vivaio. Lì il Barcelona alimenta la propria filosofia per costruire una squadra vincente. Nella 33esima giornata de La Liga 2017/2018, i blaugrana hanno schierato per la prima volta dopo 16 anni una formazione priva di elementi cresciuti nel settore giovanile, come non accadeva dal 2002. Da Messi a Iniesta fino a Xavi, il passato del Barça è sempre stato caratterizzato da pianticelle sbocciate.
La sveglia è puntata alle 6:45. Mentre tanti di voi ancora dormono, a La Masia inizia la giornata. Colazione tra le 7:00 e le 7:30, poi i più piccoli partono per la scuola, dove l’arrivo è stimato per le 7:55. I più grandi, invece, alle 10:30 scendono in campo per l’allenamento. Nei corridoi degli edifici, però, la vita continua, perché alle 11:15 i cuochi accendono i fornelli in vista del pranzo, fissato alle 13:45. Alle 15:00 un po’ di tempo libero, mentre 30 minuti dopo aprono le aule del Liceo, contemporaneamente ad alcune lezioni di rinforzo di lingua inglese per gli alunni elementari. Ore 17:30, scende in campo la Juvenil ‘B’, anticipando di poco gli allenamenti delle squadre in tenera età. Prima di cena, svago e – nel weekend – videogiochi. Alle 21:00 tutti a tavola per la cena, mentre il coprifuoco è fissato per le 22:30, con l’ordine di dormire alle 23:00. Un regime consolidato negli anni che ha forgiato alcuni dei più grandi talenti mai visti.
«Sono quello che sono grazie ai valori de La Masia», parola di Lionel Messi in un’intervista a Barça Fans. «Non vivevo nelle strutture, ma trascorrevo lì la maggior parte del tempo. Andavo a scuola con i miei compagni, mangiavo con loro, ci allenavamo, trascorrevamo il tempo libero e dopo andavo a dormire a casa». Un’altra testimonianza del valore della struttura giovanile blaugrana è quella di Andrés Iniesta a Revista Barça nel 2017: «La Masia mi ha portato a essere il calciatore e l’uomo che sono adesso». Per arrivare servono talento, ma anche il percorso giusto, come ha spiegato Sergio Busquets: «Dipende se hai le opportunità giuste, se lavori bene, se hai il livello richiesto. Tanti fattori servono per arrivare in prima squadra. Spero che sempre più giocatori de La Masia riescano a salire». Le strutture del Barcelona, un esempio assoluto.