Verona, Faraoni: «Siamo un gruppo che lavora tanto»

by Redazione Cronache
faraoni

Marco Davide Faraoni, difensore del Verona, ha risposto a parecchie domande postegli dai tifosi veneti sui canali ufficiali del club.

QUARANTENA – «Sto bene, fortunatamente. Speriamo di vederci presto, cominciate a mancarmi un po’ tutti.Questa quarantena la sto trascorrendo a Verona con moglie e figli. Fisicamente ho sempre avuto poca massa grassa. Mi alleno tutti i giorni seguendo il programma che ci invia il nostro preparatore atletico, cerco di mantenermi in forma per l’inizio del campionato, spero».

SEMPRE IN CAMPO – «Sono contento, non me l’aspettavo di giocarle tutte, ma il mio obiettivo iniziare era quello di trovare continuità. Speriamo di continuare così».

TRE GOL – «Spero di farne altri e di aiutare la squadra. Il segreto dei miei gol è la cattiveria che metto sotto porta. Ci arrivo poche volte, quindi è importante cercare di metterla dentro»

SEGRETO DEL VERONA – «Non c’è un segreto. Dietro c’è un gruppo che lavora, che dà tutto in campo. Penso che l’arma in più a lungo termine sia stato il gruppo. Siamo una famiglia, dei ragazzi giovani che vengono dal nulla, a parte due o tre. La fame, la voglia di rivalsa hanno fatto sì che il Verona fosse determinante».

SVOLTA DELLA CARRIERA – «Sono arrivato qui un anno e mezzo fa. È stata la svolta perché dopo un brutto periodo trascorso a Crotone la paura di non farcela c’era. Ma quella paura mi ha fatto scattare nella testa quel qualcosa che probabilmente mancava. Mi sono preso le mie responsabilità e ho cercato di far sì che le mie lacune non condizionassero il mio rendimento. Infatti sono riuscito a trovare la giusta mentalità per avere continuità in Serie A».

JURIC – «Abbiamo un buon rapporto, questo te lo guadagni solo con le prestazioni in campo e gli allenamenti. Non c’è un rapporto consolidato già da prima, come ogni cosa te lo devi guadagnare, e io spero di essermi guadagnato il rispetto e la fiducia del mister e dei miei compagni».

SOCIAL – «Sì, sono molto riservato. Sui social non metto mai la mia famiglia, cerco di evitare di associare sport e famiglia. Invece nella vita privata parlo poco di calcio, cerco sempre di dividere le due cose».