Ivan Juric, tecnico del Verona, ha parlato in conferenza stampa prima della sfida di domani contro il Genoa.
CONDIZIONE FISICA – «Mi metterei in mezzo, ma è da tempo che non faccio niente. Domani non giocherà nessun Primavera. Io voglio fare una partita seria, giusta, con la massima attenzione»
CAMBIAMENTI NELLA PROSSIMA STAGIONE – «Sì. Più o meno dobbiamo prenderne una quindicina, ma in quei quindici ci sono giocatori che vogliamo riconfermare, giocatori che erano in prestito e che sanno come muoversi all’interno della squadra. La prima cosa che vogliamo fare è questa».
MERCATO – «Non lo so. Siamo in una situazione migliore rispetto allo scorso anno. Ciò non significa che faremo meglio, ma qualche possibilità in più l’abbiamo. Dobbiamo creare una base con i giocatori confermati, e poi cercare altri giocatori».
MOMENTO DECISIVO – «Non c’è stato un momento in particolare. Siamo andati in progressione. Era importante diventare competitivi, non volevo si ripetesse quello che era successo negli ultimi anni. Poi i ragazzi mi hanno sorpreso, sono andati oltre su certi aspetti. Ci sono stati momenti importanti, come con l’Atalanta, nonostante la sconfitta. E prima del Covid avevamo raggiunto un livello molto alto».
FAMIGLIA – «Mi lasciano sempre decidere. È venuta naturale, con tutte le difficoltà che magari puoi avere qui. Io voglio essere parte di questo progetto, migliorare la società. Con pazienza, e con amore. Cercare di costruire qualcosa».
RETROCESSIONE DIGNITOSA – «Quando sono arrivato l’idea era che dovessimo cambiare tutti. Il presidente è molto attento ai conti, ed è rimasto sorpreso. Mi spiegò che la cosa più importante fosse non andare fuori budget. Poi ovviamente l’obiettivo era salvarsi, ma con i parametri di quel momento»
PESSINA – «Deve restare per forza. Non solo per noi, anche per lui»
PROSSIMA STAGIONE – «Lo sapete anche voi. Ad esempio Faraoni. Poi ci sono Pessina, Gunter, giocatori che vogliamo riscattare. Dopo di quelli ne devi mettere altri dieci».
MANDZUKIC – «Non è un’opzione che ci interessa, andremo su altro»
PAZZINI – «L’aspetto tecnico non c’entra con quello umano. In quel momento non era pronto. Quello che ha detto era vero, ero prevenuto perché mi era stato presentato così. Invece ho trovato un grande professionista, ho fatto un grande errore. Da lì è nato un grande rapporto. Penso sia stato l’unico errore di quest’anno»
CHI GIOCA DOMANI – «Sicuramente Rrahmani, che farà la sua ultima partita con noi. Faraoni e Dimarco hanno fatto una grandissima partita, è uno spettacolo avere due terzi così. Hanno fatto una grande partita in entrambe le fasi, quindi va bene anche quella opzione. Giocherà Radunovic. Perché è un buon portiere, e perché è stato un grandissimo secondo, e non è la sua natura. Si meritava di avere un’occasione di giocare, e Silvestri era d’accordo. Boris ha aiutato molto Marco nel corso dell’anno».
GENOA – «È una situazione così. Mi è dispiaciuto per le parole del presidente del Lecce, che si è corretto. Andremo là per fare la nostra partita, tutto il resto mi dà fastidio. Poi è vero che io sono un ex, e che Veloso è sposato con la figlia del presidente. Ma noi andiamo là per fare una partita seria».