Nel 2003 a Londra, sponda Chelsea, è arrivato il magnate russo Roman Abramovich cambiando per sempre la storia del club. Ventuno anni in cui ha conquistato cinque volte la Premier, altrettante la coppa d’Inghilterra, due volte l’Europa League, una volta la Supercoppa europea, due Champions e infine il Mondiale per club solo poche settimane prima di andarsene e mettere in vendita tutto. Travolto sul piano personale dalla guerra in Ucraina, per via della sua vicinanza a Vladimir Putin. Grandi giocatori (qualche flop, qua ne abbiamo raccolti alcuni iconici) e allenatori di primo livello. C’è stato un momento, però, in cui le cose non andavano esattamente così e i Blues, con Gianluca Vialli nelle vesti di player-manager, venivano battuti in Europa dal Vicenza, allora in Serie A e allenato da Francesco Guidolin.
Vicenza-Chelsea, l’ultimo ostacolo
Il Lane, dove sono passati sia Paolo Rossi che Roberto Baggio (cosa fa oggi?), è nel campionato cadetto, ma alla fine degli anni Novanta si imponeva sia in ambito nazionale, vincendo la Coppa Italia del 1997 sia arrivando in semifinale della Coppa delle Coppe del 1998, ancora il massimo traguardo internazionale. L’estate precedente il club era stato rilevato dalla società petrolifera English National Investment Company diventando la prima proprietà straniera in Italia.
Trascinato dai gol di Pasquale Luiso, che sarà il miglior marcatore di quel torneo (anni dopo assorbito dalla Coppa Uefa) con otto reti, il Vicenza supera Legia Varsavia, Shakhtar Donetsk e Roda JC. Una cavalcata epica che si conclude nella semifinale col Chelsea.
Vialli, Zola e gli altri
L’andata è fissata per il 2 aprile del 1998, 24 anni fa, e lo stadio Romeo Menti, tutto esaurito con 20mila presenze, va in delirio dopo 16 minuti grazie a Zauli. Il fantasista della squadra viene imbeccato in area, si coordina, evita due difensori e la mette in porta di sinistro. È il gol che deciderà la partita. In campo insieme a lui andrà un quasi 21enne Massimo Ambrosini, poi Pierluigi Brivio in porta, Davide Belotti, Gustavo Mendez, Giacomo Dicara, Domenico Di Carlo, Marco Schenardi, Fabio Viviani, Gabriele Ambrosetti e appunto Zauli e Pasquale Luiso.
Bei tempi quando il #Chelsea non aveva i soldi nemmeno per comprare Pozzi e veniva battuto dal #Vicenza pic.twitter.com/MSQshqULr1
— QPhipsTer (@QPhipsTer) June 14, 2016
Il Chelsea, invece, schiera tre italiani. Vialli, appunto, che aveva preso il posto di Gullit, ma anche Gianfranco Zola (i due avevano vinto la FA Cup dell’anno prima) e Roberto Di Matteo. Completano l’11 titolare Ed de Goey, Dan Petrescu, Frank Leboeuf, Steve Clarke, Michael Duberry, Graeme Le Saux, Dennis Wise ed Eddie Newton. Al ritorno i Blues vinceranno 3-1 ribaltando (anche con un gol di Zola) il vantaggio iniziale di Luiso. Poi alzeranno il trofeo contro lo Stoccarda, insieme alla coppa di lega, chiudendo quarti in campionato.