Quando il Camerun diventa campione d’Africa, nel 2017, in Gabon, Vincent Aboubakar non è uno dei titolari nell’undici di Hugo Broos. Ma è un suo gol a decidere la finale contro l’Egitto, in cui segnano Elneny e Nkoulou, fino a quando Aboubakar non si libera di tre avversari e porta i Leoni Indomabili per la quinta volta sul tetto del continente. È stato già decisivo ai quarti di finale col Senegal, segnando il rigore del 5-4. E proprio adesso, dopo 5 anni, Aboubakar è il capocannoniere della Coppa d’Africa che il suo Camerun ospita per la seconda volta dopo il 1972. Tra 2017 e 2022 c’è però un’edizione, nel 2019, che l’attaccante salta. Sì, ha appena recuperato dalla rottura del crociato del ginocchio sinistro: il c.t., l’ex milanista Seedorf, non si sente però di rischiarlo. Poi a Seedorf succede Toni Conceiçao, che fa di Aboubakar il capitano della Nazionale. Un altro Conceiçao, Sergio, al Porto valorizza il camerunense al meglio, in un attacco tutto africano con Brahimi e Marega. Che – per chiudere il cerchio – oggi giocano entrambi in Arabia Saudita assieme ad Aboubakar e a un altro attaccante passato per il Portogallo, il brasiliano Talisca, ex Benfica.
Les joueurs qui ont marqué 5 buts en phase de groupes #TotalEnergiesAFCON du 21ème siècle:
1. 🇨🇲 Samuel Eto’o – 2006
2. 🇨🇲 Samuel Eto’o – 2008
3. 🇨🇲 Vincent Aboubakar – 2021Les rois aux buts. 👑 #CAN2021 | #TotalEnergiesAFCON2021 | @SamuelEtoo | @FecafootOfficie pic.twitter.com/oqsGcXCbvX
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Birrifici, sette colli ed Eto’o
Vincent Aboubakar nasce nel 1992 Yaoundé, la capitale del Camerun, che ha 7 colli come Roma e Lisbona. A 10 anni gioca un torneo organizzato dal birrificio Brasseries du Cameroun, in una squadretta chiamata Wembley FC. Fa colpo: lui è capocannoniere, suo cugino il miglior calciatore. Entra in una scuola calcio, gli pagano i primi scarpini che i genitori – lei venditrice di pesce, lui cuoco – non potevano permettersi. Vincent è il sesto di sette figli. Cresce tra calcio e religione, anche se all’inizio fa il portiere. Nel 2006 gioca a Garoua, nel nord del Paese, col Coton Sport. Due anni dopo vince il campionato U18, di cui è miglior giocatore, e lo convocano in Nazionale U17. Lo vuole il Real Valladolid, ma il Coton Sport gli suggerisce di rifiutare: «Aspetta ancora un po’, è per il tuo bene». Consiglio accettato. A 18 anni, Aboubakar partecipa al Mondiale sudafricano col Camerun di Samuel Eto’o. È molto popolare, del resto è l’unico camerunense convocato a giocare in Camerun. Dopo la kermesse arriva l’Europa: estate 2010, si trasferisce in Francia al Valenciennes.
Cameroon captain Vincent Aboubakar has been the MVP of #AFCON2021 so far with 4 goals in 2 games 🦁🇨🇲
Leading by example 😤💪#TotalEnergiesAFCON2021 | #AFCON2021 #TeamCameroon #CAN2021 pic.twitter.com/5eAN49MqDZ
— AFCON 2021 🌍🏆 (@birdiefootball) January 14, 2022
Aboubakar, tra computer e Turchia
Si presenta con una tripletta in Coppa di Lega, ma globalmente non va. È depresso, non esce di casa ma dipinge calciatori, tra cui Balotelli. «Gli abbiamo comprato un computer e ha ritrovato il sorriso», raccontano dal club. Aboubakar può chiamare i parenti a casa e si acclimata per bene. A Valenciennes lo aiuta il connazionale Gaetan Bong, che a una certa gli compra un maglione: «Lui non è abituato, in Camerun fa caldo». Nel 2013 poi parte a parametro zero, va al Lorient e segna 16 gol in 35 partite. Il Valenciennes si mangia le mani, Aboubakar è pronto al Mondiale in Brasile. Qui prende il posto di Eto’o, quattro volte campione d’Europa per club e due volte d’Africa con la Nazionale. Salutato il Mondiale, quindi, cambia squadra: il Porto. Qui il presidente Pinto da Costa lo considera «un secondo figlio». Aboubakar ha davanti Jackson Martínez, quindi nel 2016 lo prestano al Beşiktaş e segna 12 reti. Rientra a Oporto, nel 2017/18 segna 26 gol ma si rompe il legamento crociato. A settembre 2020 gli scade il contratto e torna al Beşiktaş. Al primo anno segna 15 gol e vince il campionato. Da giugno è all’Al-Nassr, in Arabia Saudita, dove ha già segnato 5 gol in 15 partite finora.
Liverpool, povertà e metafisica
Oggi, giorno dei primi ottavi di finale di Coppa d’Africa, Vincent Aboubakar compie 30 anni. Alla gara inaugurale di quest’edizione, ha segnato una doppietta al Burkina Faso. Man of the match, gol rispettivamente numero 28 e 29 in nazionale. È il quinto di sempre per reti segnate: prima di lui Eto’o (56), Omam-Biyik (45), Roger Milla (36) e Patrick Mboma (33). Contrariamente a quanto si dice, non è solo l’ex Inter l’idolo di Aboubakar. Che da piccolo tifa Liverpool e impazzisce per Fernando Torres. E nel tempo libero? Scrive. «Lo faccio dal 2007 – ha confessato a Camfoot – scrivo del mondo che mi circonda, gli esseri umani, il cosmo, gli atomi e il senso della vita. Riflettere mi dà equilibrio». E ha un sogno: «Aiutare i poveri. Per me ottenere un diploma dà più certezze rispetto a giocare a calcio, ma quando Dio dice che qualcosa è per te, non puoi rinunciarvi». Detto, fatto. E da Aboubakar passano molte delle chances che il Camerun ha oggi di festeggiare la sesta Coppa d’Africa, cinque anni dopo il 5 febbraio 2017 a Libreville, quando a deciderla era stato proprio lui.