RODRIGO PALACIO (INTER)
«Avevo fatto il portiere qualche volta da piccolo». Beh, quanto basta per arrivare in Serie A. Uno dei casi più illustri di giocatori di movimento diventati portieri nel calcio italiano è quello di Rodrigo Palacio. La partita in questione è tra Inter e Hellas Verona in Coppa Italia e la formazione di Andrea Stramaccioni, dopo aver effettuato il terzo cambio, si ritrova a dover far fronte all’infortunio dell’estremo difensore Luca Castellazzi. Cristian Chivu si offre di andare tra i pali ma il tecnico, per non stravolgere l’assetto della squadra, opta per uno tra Ricky Alvarez e Palacio. Il secondo si mette i guantoni di Castellazzi e la maglia del secondo portiere Vid Belec e, nonostante sia alto 175 cm, riesce a compiere alcune parate, di cui una importante su un colpo di testa di Alessandro Carrozza.
JOHN TERRY (CHELSEA)
Pensare che servano tre portieri per completare una partita è pura utopia? Lo insegna Walker, ma non solo. Perché c’è stato un giorno in cui John Terry ha ricoperto il ruolo di estremo difensore del Chelsea. La partita è quella in cui Petr Cech si infortuna dopo 20” di gioco, fratturandosi il cranio e dando vita al suo noto caschetto protettivo. Sbattendo contro Stephen Hunt del Reading in FA Cup, il ceco deve abbandonare il terreno di gioco in favore di Carlo Cudicini. Anche il portiere italiano, però, non riesce a finire la gara: poco prima del fischio finale sbatte contro Ibrahima Sonko e perde conoscenza. José Mourinho sceglie Terry e lo manda in porta, ma il Chelsea riesce comunque a vincere mancando pochi minuti alla fine del match.
SAMUEL ETO’O (MAIORCA)
La strada per il Triplete è lunga è tortuosa. Quando si parla di sogni, la via non è mai spianata. Specialmente se ti chiami Samuel Eto’o. E in tutte le tappe attraversate nella sua gloriosa carriera, l’attaccante ha vestito anche i panni del portiere. Erano gli albori del giocatore apprezzato successivamente tra Barcellona, Inter e Chelsea. Giocava nel Maiorca, primo club a detenerne il cartellino dopo la parentesi al Real Madrid. Era il 2003 e gli spagnoli affrontavano il Club Atletico: Eto’o sostituì l’espulso Leo Franco.