Da Como Gianluca Zambrotta risponde alle domande di #CasaSkySport e lo fa con la mente al passato, tra il Mondiale vinto nel 2006 e gli anni con Juventus, Barcellona e Milan.
SUGLI SCHERZI A GATTUSO – «Gattuso prendeva a forchettate la mano del povero Zambro che lo prendeva in giro per la qualità del pesce che portava». spiega Ambrosini. Versione confermata dall’ex terzino: «Gli scherzi fatti a Rino restano indimenticabili: ironizzavamo sul pesce che portava dalla sua pescheria a Milanello e dicevamo che non era fresco. Una volta durante un allenamento perse una scommessa con Kaladze e si mangiò una lumaca intera. Di colleghi simpatici ce ne sono stati tantissimi, al Milan ricordo ai tavoli del ristorante risate incredibili con Gattuso, Ambro, Pirlo, Gattuso, Abbiati e Oddo».
SUL MONDIALE – «Quello è stato un grande momento, ma sono stati intensi anche i giorni precedenti. Fu una domenica ricca di emozioni, di gente che piangeva sugli spalti, compagni di squadra che piangevano in campo con i propri figli. Anche la semifinale contro la Germania. Mi è passato tanto per la mente in quel momento. Quella è stata “la” partita. Ho sempre pensato che potevamo vincerla noi. Fabio ha fatto un grandissimo gol, Gilardino e Del Piero hanno costruito uno splendido raddoppio».
SU MESSI – «Si capiva che era un campione, si vedeva che era un talento puro, un fuoriclasse».
SU THEO HERNANDEZ – «Diciamo che negli ultimi anni è stato un po’ modificato, riadattato. Anche grazie a giocatori come Dani Alves, Maicon che erano più attaccanti che difensori. Uno attuale che mi ha impressionato molto è Theo Hernandez del Milan, ha grande personalità e grande tecnica».
SU SPINAZZOLA – «Può ricordare il mio modo di giocare, Fabio Caressa ci ha anche scambiato nelle telecronache qualche volta (ride, ndr). Spinazzola sa fare entrambe le fasi, difensiva e offensiva, sicuramente fa comodo a qualsiasi tipo di allenatore».